Palermo, 7 apr. (Adnkronos) - E' allarme violenza domestica ai tempi del Coronavirus. A denunciarlo è Giorgia Butera dell'associazione Mete Onlus. "Nei giorni scorsi, Mete Onlus, Associazione da me presieduta, ha lanciato un accorato appello rivolto a tutte le donne, che in questo momento di pandemia, sono costrette a trascorrere convivenze forzate abusanti. Da sempre, la nostra Associazione si è adoperata volontariamente nell'ascolto, ed aiuto, di donne vittime di violenza. In questo momento la situazione rischia di aggravarsi", spiega Giorgia Butera. "I dati allarmanti per ciò che concerne la violenza domestica vengono confermati, anche dalle Nazioni Unite - dice Butera -Antonio Guterres, Segretario Generale dell'Onu, invita tutti i Governi a prendere misure per prevenire la violenza contro le donne e fornire rimedi per le vittime, come parte del piano d'azione nazionale contro il Covid-19".

"Il nostro auspicio è che l'invito venga accolto da ogni Istituzione - aggiunge Giorgia Butera - Le mura domestiche, non per tutti, rappresentano una condizione di sicurezza". E ancora: "Lo scontro si rafforza, la prevaricazione acquista margini esponenziali, e la donna (tra le vittime predilette) patisce una situazione abusante ai margini della sopportabilità, simile ad una prigionia".

"Per questa ragione, invitiamo qualunque donna abusata e costretta ad una convivenza forzata, di rivolgersi alle Autorità preposte, ai centri di ascolto, od Associazioni competenti in materia- dice - Auspichiamo, anche alla solidarietà sociale, chiunque si accorga di casi maltrattanti deve intervenire nell'aiuto (anche, se non richiesto). In questi giorni abbiamo ricevuto diverse richieste di intervento (sia nazionali sia estere). Grazie alla rete di collaborazioni messe in atto, anche in ambito internazionale, siamo riuscite ad agire. Cito una richiesta arrivata dall'Iran, attraverso l'Italia, e ringrazio per l'operatività Tiziana Ciavardini".