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I grandi calciatori pontini, una terra che ha dato i natali a importanti talenti

Il primo è Alessandro Altobelli, attaccante nato nel 1958 a Sonnino, in provincia di Latina, città nella quale avrebbe mosso i primi passi da calciatore a 17 anni

Conosciuta come una delle aree che più sono state trasformate nell'ultimo secolo in Italia, soprattutto a livello agroalimentare, la zona del Pontino, la cui principale città è Latina, ha dato i natali a una serie di calciatori importanti del panorama italiano, alcuni dei quali hanno giocato anche nella nazionale azzurra in competizioni come i Mondiali. Il primo che ci viene in mente da questo punto di vista è Alessandro Altobelli, attaccante nato nel 1958 nella località di Sonnino, in provincia di Latina, città nella quale avrebbe mosso i primi passi da calciatore a 17 anni.

Con la squadra nerazzurra Altobelli avrebbe vissuto la sua prima grande stagione in Serie C, segnando sette reti in 28 incontri, e prendendo così la rincorsa che gli avrebbe garantito un salto altissimo e una carriera molto importante. Dopo essere stato ingaggiato dall'Inter nel 1977, Spillo, come lo chiamavano gli amici, sarebbe diventato una bandiera della squadra milanese, nella quale avrebbe giocato per dieci anni.

La più grande impresa di Altobelli, tuttavia, è stata quella della vittoria ai mondiali di Spagna '82 con la maglia della nazionale italiana, una delle candidate alla vittoria dell'Euro 2020 attualmente in gioco secondo le quote che possiamo trovare sui vari siti di casinò che offrono quote sulla competizione. Autore del goal del 3-1 nella finale contro la Germania in quel di Madrid, Altobelli avrebbe disputato ben due mondiali con la maglia azzurra, segnando 25 reti in 61 presenze. Attaccante abile a calciatore con entrambi i piedi, Spillo è per molti ancora oggi il più grande rappresentante del calcio pontino.

Dopo di lui c'è stato un altro grande attaccante d'area di rigore, nato sempre nella stessa zona, a riuscire a essere convocato con una certa regolarità in nazionale, seppur non con la stessa continuità di rendimento. Parliamo di Andrea Carnevale, nato a Monte San Biagio nel 1961 e anch'egli partito dal Latina. Centravanti abilissimo nel gioco di testa e molto dotato tecnicamente, Carnevale avrebbe vinto due Scudetti con il Napoli di Maradona, mettendo la storica firma sul primo storico titolo nazionale degli azzurri nella stagione 1986-87.

L'attuale dirigente sportivo e osservatore dell'Udinese è stato un'ottima spalla per gli attaccanti che lo accompagnavano, e al mondiale di Italia '90, l'unico al quale è stato convocato, ha iniziato da titolare prima di venire spodestato da Totò Schillaci, il celebre eroe delle notti magiche. Fondamentale fu però il suo contributo alla vittoria della Coppa UEFA da parte del Napoli nella stagione 1988-89, quando mise inoltre a referto il suo record di reti annuale, ossia 20 in totale, in tutte le competizioni.

A Latina città, invece, sono nati prima Vincenzo D'Amico e poi Mattia Perin. Il primo, centrocampista offensivo dalla grande velocità, è stato uno dei grandi protagonisti della vittoria del primo storico Scudetto della Lazio nel 1974 ed è tuttora un idolo della tifoseria biancoceleste. Il secondo, attuale portiere del Genoa, è stato per anni uno dei migliori estremi difensori d'Italia e a 29 anni vanta già 264 presenze in Serie A, a dimostrazione della sua qualità e costanza. 

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