Scuola
17.03.2024 - 15:00
L'ex ministro Fabrizio Barca sprona i giovani alla partecipazione attiva nella vita pubblica. E' stato questo uno dei temi della lezione-dialogo tra il professore e co-coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità (già ministro per il Sud e la coesione territoriale nel governo Monti) e gli studenti dell'istituto d'istruzione superiore Carlo e Nello Rosselli di Aprilia. L'incontro nell'aula magna è stata l'occasione per presentare il Peses, il Programma di Educazione per le Scienze Economiche e Sociali promosso dall'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e da Carlo Cottarelli che offre agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado l'opportunità di dialogare con figure di spicco del panorama culturale, economico-finanziario, imprenditoriale e politico del Paese tra le quali: Giuliano Amato, Lucia Annunziata, Tito Boeri, Sabino Cassese, Marta Cartabia, Ferruccio De Bortoli, Emma Marcegaglia e Monica Maggioni. E l'istituto Rosselli di Aprilia è risultato una delle 150 scuole italiane selezionate dal Peses. Venerdì è stato così possibile dialogare sulle disuguaglianze e su come attuare l'articolo 3 della Costituzione insieme al professor Barca, un confronto dal quale sono emersi spunti interessanti sul cambiamento climatico, sulla giustizia sociale e sui conflitti socio-economici. Durante l'incontro, che ha visto la partecipazione attiva dalla dirigente scolastica Antonietta De Luca e della professoressa Cinzia Stendardo, diversi studenti hanno manifestato il loro impegno in ambito ambientale o associativo, evidenziando però un senso di sfiducia nei confronti dei partiti. Ed è per questo che il professor Barca li ha spronati a mettere in condivisione le esperienze per poter "pesare" di più. «Perché negli ultimi anni in diversi Paesi le persone votano per soluzioni autoritarie? Non sono pazze, ma più semplicemente - ha detto - quando hai la sensazione che la democrazia non funzioni, che la tua voce non sia ascoltata, vuoi un potente che si prenda tutte le responsabilità, che decida. Perché l'alternativa alla democrazia è l'autoritarismo. Tornando a voi penso che autorganizzarsi sia splendido ma è importante che queste micro-reti si parlino tra di loro e perciò vi dico: usate un'ora a settimana per parlare con un'altra rete, anche con un'associazione di cui non siete completamente convinti, non diluitevi dentro di loro ma dialogate, uscite dal vostro particolare». E poi continuando nel discorso ha aggiunto: «Sta a voi rinnovare la classe dirigente e l'unico modo di farlo, visto che non volete farlo nei partiti, è partire dalle micro organizzazioni per fare rete con altre realtà simili e diventare più forti. Ci sono giovani a livello comunale che influenzano le liste civiche, che possono pesare sulle decisioni anche in modo politico, arrivando alla politica dal loro civismo senza dare assegni in bianco a nessuno».
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