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Urbanistica

Casalazzara, svolta per il depuratore: individuato il nuovo terreno

L’annuncio del Comune nella riunione con il Coordinamento dei Consorzi: addio al terreno ex Yale, un privato cederà un'arae nella vallata della Pontina Vecchia e realizzerà parte del collettore

Riparte il progetto per il depuratore di Casalazzara ma in una nuova area che un privato cederebbe al Comune di Aprilia tramite un permesso convenzionato, una soluzione che in breve tempo permetterebbe di realizzare un’opera attesa da decenni nel borgo. E’ questa la novità emersa ieri dall’incontro tra il Comune di Aprilia e il Coordinamento dei Consorzi e delle Borgate, una riunione nella quale l’amministrazione comunale ha fatto il punto rispetto alle azioni per il risanamento igienico-sanitario delle periferie. Diversi sono stati i punti affrontati nella riunione dal sindaco Lanfranco Principi e dagli assessori Marco Moroni e Roberto Boi: dal rilancio dell’ufficio Urpa ai Piani attuativi collegati alla variante di recupero dei nuclei spontanei, dal confronto con Acqualatina per ottenere maggiori investimenti per la città fino alla questione degli allacci idrici per la zona La Cogna-Crati.
Tuttavia l’aspetto forse più rilevante è arrivato dall’intervento dell’assessore all’Urbanistica Boi, che ha sottolineato come la Giunta si stia adoperando per sbloccare il progetto per l’impianto di depurazione di Casalazzara che è arenato da anni, individuando però un nuovo terreno e una formula diversa per realizzare l’opera.

Addio all’area ex Yale che tante contestazioni aveva sollevato negli anni passati, la proposta che ha preso corpo in questi mesi (su un progetto del comitato Borghi Rurali) prevede la collocazione del depuratore nella vallata della Pontina Vecchia, un terreno privato che la proprietà cederebbe al Comune tramite un permesso convenzionato, assumendosi anche l’onere di realizzare la recinzione e parte del collettore. Con un risparmio non indifferente per l’amministrazione comunale. Per il momento si tratta di una proposta che dovrà essere approvata con una delibera di Giunta, tuttavia la strada pare tracciata. «Questa soluzione - ha detto Boi ai presenti - ci permetterebbe di dare una prima risposta ai cittadini, inoltre in questo modo l’Ente risparmierebbe sia sull’acquisto del terreno che su parte del collettore e potrà utilizzare 1,2 milioni di euro per realizzare l’ulteriore collegamento».

Sempre nel corso dell’incontro Boi ha poi sottolineato la necessità di rendere l’Urpa un ufficio comunale intersettoriale. «Insieme al dirigente del settore Urbanistica abbiamo avanzato questa idea al sindaco Principi e agli altri assessori, crediamo - continua Boi - che ci sia la necessità di rendere questo strumento intersettoriale quantomeno con il settore Lavori Pubblici e magari anche con l’Ambiente. Perché l’Urbanistica pianifica mentre i Lavori Pubblici sono il braccio operativo, una correlazione dunque è necessaria».

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