Lavoro
01.09.2024 - 18:30
I rider di Glovo che operano su Aprilia si fermano per contestare i pagamenti troppo bassi e le altre problematiche nelle quali, da troppo tempo, sono costretti a lavorare. Per questo motivo a partire da venerdì sera i corrieri hanno deciso di incrociare le braccia e di spegnere i motori degli scooter, stoppando le consegne di cibo a domicilio e avviando una protesta per cercare di essere ascoltati e di portare all’attenzione dell’opinione pubblica la loro situazione. Le paghe basse non sono l’unico elemento di criticità, visto che questi lavoratori lamentano anche condizioni complicate con i locali dai quali ricevono gli ordini di consegna. «Stiamo lavorando in modo disumano. Glovo continua ad abbassare i pagamenti per i rider - afferma uno dei corrieri - e quando andiamo a ritirare l’ordine alcuni locali ci trattano male, non rispettando neanche il tempo di preparazione. A volte aspettiamo anche più di un’ora per ritirare un’ordine, perciò chiediamo una soluzione veloce».
Non è la prima volta i rider della piattaforma di food delivery protestano per rivendicare i propri diritti: da Olbia a Palermo, fino ad arrivare a Roma, sono stati diversi gli scioperi organizzati negli ultimi mesi per lamentare situazioni insostenibili. E ora anche la città di Aprilia si inserisce in questa lista, la speranza di queste persone è che il loro grido d’allarme non venga ignorato e che ci si adoperi affinché la situazione possa migliorare. Nel frattempo i corrieri hanno incassato il sostegno di tanti cittadini di Aprilia, che una volta venuti a conoscenza dei motivi dello sciopero hanno manifestato la loro solidarietà.
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