Il dramma
17.12.2022 - 13:00
Dietro al macabro ritrovamento di un cadavere in un canale nella periferia di Latina si nasconde una desolante storia fatta di emarginazione e solitudine, il contesto nel quale ha trovato la morte, in circostanze ancora da chiarire, il senzatetto Walter Marroni di 54 anni, un uomo che da diverso tempo ormai viveva sotto al ponte di via dei Volsci, sulla sponda del canale delle Acque Medie.
La tragica scoperta del corpo senza vita risale al pomeriggio di ieri, al termine di una laboriosa attività di ricerca che da mercoledì teneva impegnati i Vigili del Fuoco. I soccorritori erano stati chiamati in causa dalla Prefettura una volta che i Carabinieri della Compagnia di Latina avevano raccolto, da almeno cinque giorni, la segnalazione sulla possibile scomparsa del senzatetto: l'ipotesi di un allontanamento volontario era tramontata in fretta, perché nel giaciglio erano stati trovati gli affetti personali del clochard, compresi i documenti e i pochi soldi di cui disponeva. Ben presto, aveva preso piede l'ipotesi che l'uomo fosse finito nel canale.
Negli ultimi giorni quindi i Vigili del Fuoco avevano iniziato a ispezionare il corso del canale per chilometri, sia con personale appiedato lungo le sponde, che facendo ricorso agli specialisti del soccorso fluviale alluvionale direttamente in acqua con gommone e idrocostume di protezione. Ovviamente le ricerche erano partite dal punto dove la persona scomparsa viveva, quindi dal ponte di via dei Volsci, per procedere nella direzione della corrente, che in questi giorni era piuttosto forte a causa delle ultime piogge. Insomma, un lavoro piuttosto complesso.
Nella giornata di ieri quindi le ricerche avevano interessato il tratto del canale delle Acque Medie che costeggia il centro abitato di Borgo San Michele: il cadavere è stato trovato in acqua, incastrato tra la vegetazione sul bordo del fosso, all'altezza dello stabilimento Ilsap di strada Capograssa. Dop la scoperta sono intervenuti quindi i Carabinieri del Comando stazione di Latina che hanno informato la Procura, prima del recupero della salma sottoposta a sequestro per gli accertamenti medico legali necessari a stabilire la causa del decesso, ma anche e soprattutto per verificare se si tratti effettivamente del senzatetto scomparso da giorni. Le circostanze del caso e le fattezze del cadavere sembrano confermare i sospetti iniziali.
In ogni caso le caratteristiche del luogo dove l'uomo viveva, lasciano immaginare che la vittima sia caduto accidentalmente o peggio abbia avuto un malore e poi sia scivolato nel canale, perché la sponda dove aveva allestito il suo rifugio di fortuna è scoscesa. Insomma, è stato un azzardo permettere a quella persona di sistemarsi in un luogo così impervio, senza aiutarlo a trovare una sistemazione migliore.
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