Il fatto
06.05.2023 - 13:00
Se in Italia si parla di orti urbani e di giardini, Latina guarda oltre: nel capoluogo si entra direttamente nella giungla. Le operazioni di sfalcio del verde faticano a partire, a quanto pare a causa di un cavillo burocratico, visto che le risorse ci sono, ma il Comune sta tardando nell'affidamento dei lavori proprio a causa della complicazione. Il risultato, però, non cambia: a ridosso della calda stagione il verde pubblico della città cresce incontrollato, amplificando il rischio incendi e infliggendo un duro colpo al decoro della città.
Insomma, lo stesso scenario che i cittadini si trovano di fronte praticamente ogni primavera, anche se questa volta, sempre secondo le previsioni, lo sfalcio dovrebbe essere eseguito prima dell'estate.
Intanto le aree verdi sono praticamente inagibili, con l'erba alta a volte anche più di un metro. Questo accade ovunque, tanto nei parchi quanto nelle scuole. E non sono pochi i genitori che, in questi giorni, stanno lamentando i disagi per quanto riguarda i cortili degli istituti, non solo perché il Comune non taglia l'erba, ma anche perché nessuno può occuparsene se non la ditta affidataria del servizio, neanche le famiglie che si sono proposte per eseguire lo sfalcio, a titolo gratuito e al solo scopo di rendere fruibili i cortili ai propri figli.
Ogni anno è la stessa storia. «Mi sono offerto di fare manutenzione gratuita al verde della scuola Natale Prampolini, attraverso un'azienda di cui sono socio - ha raccontato l'avvocato pontino Alessandro Righi - Lo avrei fatto per mio figlio e per tutti i suoi compagni, ma ancora non ho ricevuto risposta». L'avvocato - la cui testimonianza è uno dei tanti esempi di quanto sta accadendo in città, visto che non è l'unico genitore ad essersi offerto - ha inviato una Pec recentemente al Comune e probabilmente ci vorrà tempo per una risposta, ma manca poco alla pausa estiva. Al netto della questione dei tempi (stretti), la speranza che ci sia un responso positivo però non è altissima: anche lo scorso anno (la situazione era la stessa) l'avvocato e altri genitori si erano offerti per eseguire i lavori, ma l'ente era stato chiaro sul fatto che questi interventi possono essere fatti solo da ditte a cui è stato formalmente assegnata la gestione del verde pubblico. Si ripresenta dunque il problema della lentezza della burocrazia, che ancora una volta mette al palo l'assegnazione di servizi ordinari ma soprattutto necessari.
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