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L'intervento

Calandrini: "Parte la strada del centenario, saremo tutti coinvolti"

Presentata la proposta diventata legge dello Stato in tredici mesi. Il senatore: risultato frutto di un lavoro accurato con il contributo di tutti

Calandrini: "Parte la strada  del centenario, saremo tutti coinvolti"

Una proposta di legge diventata legge dello Stato in tredici mesi e che ora autorizza a sognare per una città che non ha mai avuto abbastanza e per la quale sono state spese tante chiacchiere negli ultimi decenni, in molta parte guidati proprio dal centrodestra. Ecco perché il senatore Nicola Calandrini ieri nel presentare nella sala piena del Circolo cittadino il ddl per il centenario di Latina che inizia ufficialmente il suo percorso e apre la strada ad eventi e finanziamenti, è apparso emozionato ma anche netto e pragmatico nel chiarire la visione dietro questo provvedimento da lui fortemente voluto e portato avanti con il sostegno degli altri proponenti Fazzone, Paganella e Menia. La volontà di portare qualcosa di buono per la città, di dare una chance per il futuro dopo anni di immobilismo.

«Quella approvata è una delle pochissime leggi approvate su iniziativa parlamentare, peraltro il tutto è avvenuto in tempi rapidissimi: 13 mesi. Dopo l’unanimità della commissione al senato, ho inviato provvedimento alla camera il 5 luglio, ho incontrato i consiglieri di opposizione che si sono convinti a metterci la faccia, ogni gruppo si è mosso sensibilizzando i propri parlamentari. In sede di discussione al Senato le opposizioni (Pd e 5 stelle) hanno presentato 10 emendamenti: di questi 9 sono stati accolti all’unanimità e uno è stato trasformato in ordine del giorno e accolto come raccomandazione, mentre alla Camera non sono state apportate modifiche per evitare la terza lettura al Senato. Una scelta politica chiara, un gioco di squadra eccezionale che spero non rimanga un’eccezione ma si trasformi in un precedente da seguire».

E poi chiarisce: «Dietro questo provvedimento c’è stata un’attenzione maniacale, un approfondimento costante e non chiacchiere. Chiacchiere ne sono state fatte troppe in questa provincia e non sono servite a nessuno, ci vuole più umiltà dicendo le cose come stanno. E dicendo che non possiamo aspirare a diventare una città turistica nel 2028. Non possiamo promettere di realizzare un porto in 4 anni o promettere collegamenti veloci per le isole da Latina, ma possiamo dire ad esempio che nel 2028 saremo definitivamente città universitaria e stiamo lavorando per questo.

Calandrini spiega anche le ragioni che hanno convinto il Parlamento: «Latina è un unicum nel suo genere nel contesto nazionale e merita di essere esportata su palcoscenici internazionali - spiega - il capoluogo tra i 112 di Italia più giovane e tra 8 anni avremo un centenario, con persone che hanno visto la nascita della città. Siamo la città dell’accoglienza e dell’integrazione nata come città territorio, abbiamo accolto chi aveva fatto la prima guerra mondiale dal Friuli Venezia Giulia, dall’Emilia Romagna e dal Veneto, abbiamo accolto dal sud della Provincia e dei Monti Lepini, qui sono venuti libici, tunisini, gente dall’Est Europa». Nel percorso la legge assegnerà 9 milioni di euro per celebrare il Centenario della ‘Città del ‘900, città delle acque, città dell’accoglienza’ - spiega il sindaco svelando il tema conduttore. E’ un momento storico per la nostra comunità: la nostra città avrà l’opportunità di realizzare un’offerta culturale non soltanto attrattiva per l’anno delle celebrazioni ma duratura nel tempo, in grado di promuovere all’estero il territorio».

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