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Il fatto

Colosseo, occupazioni e degrado

Gli uffici dismessi del primo piano trasformati in rifugi di fortuna da stranieri che vivono in condizioni pietose

Nel condominio Colosseo è tornato a materializzarsi l’incubo delle occupazioni abusive, in condizioni di pericolo e degrado di gran lunga peggiori del passato. Tra gli uffici dismessi del primo piano, nella metà del complesso che rientra nel patrimonio dell’Inps, si sono rifugiati da mesi alcuni nordafricani, quasi tutti di nazionalità algerina, persone che vivono di espedienti e si sono allacciati in maniera illecita alle reti energetiche.

Vivono in condizioni pietose e a pagarne le conseguenze sono i condomini dei piani superiori, che hanno cercato invano di sollecitare lo sgombero. Da tempo si susseguono gli interventi delle forze di polizia, ma non c’è verso di trovare una soluzione perché l’ente proprietario degli immobili non sembra avere intenzione di riprendere possesso dei locali occupati e metterli in sicurezza.

Quando sembravano ormai un lontano ricordo le occupazioni degli anni passati, gli uffici sono tornati a fare gola ai senzatetto, anche perché sono rimasti abbandonati, come sono stati lasciati dopo gli ultimi sgomberi. Questa volta però a prendere possesso degli uffici dismessi non sono state famiglie italiane indigenti, ma stranieri che vivono compiendo una serie di reati, dai furti allo spaccio. Basti pensare che alcuni di loro si sono resi protagonisti anche di episodi di violenza, come una rissa con altri nordafricani nei pressi dell’ex Svar un paio di settimane fa. Sembra che si tratti di algerini che si sono trasferiti da poco nel capoluogo pontino e cercano di inserirsi negli ambienti della microcriminalità.

Fatto sta che occupano gli immobili in condizioni a dir poco precarie, con impianti posticci. Il mese scorso in uno degli ex uffici è scoppiato un incendio che ha richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco. In quel caso erano intervenuti anche i poliziotti che avevano portato negli uffici della Questura tre algerini per identificarli, salvo poi rilasciarli perché non era possibile rintracciare un responsabile dell’ente proprietario degli immobili per la denuncia di occupazione abusiva. L’altra sera si è creata invece una copiosa perdita d’acqua, causata da una manomissione degli impianti da parte degli abusivi stessi, che ha richiesto nuovamente l’intervento dei Vigili del Fuoco.

In questo caso i poliziotti hanno trovato un nordafricano che è risultato irregolare sul territorio italiano e per questo è stato portato negli uffici di polizia per la notifica del provvedimento di espulsione.

Al pericolo si aggiunge il degrado e l’allarme igienico sanitario, perché gli abusivi utilizzano i tetti dei negozi situati alle spalle del Colosseo per espletare i loro bisogni corporali e gettare l’immondizia. Come se non bastasse qualcuno occupa anche gli uffici dismessi sopra a quei negozi, sebbene la proprietà abbia provveduto a chiudere gli accessi con delle grate che gli stranieri scavalcano senza troppi problemi. Insomma, nel suo complesso si profila una questione di ordine pubblico che gli enti locali dovranno affrontare prima che possa diventare un fenomeno incontrollato, quanto meno sollecitando l’ente proprietario degli immobili affinché provveda con la messa in sicurezza dei locali occupati.

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