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La Sala Cambellotti accoglie Massimo Palumbo: al via la nuova mostra del progetto “Redenzione dell’Arte Contemporanea”

Domenica 7 dicembre l’inaugurazione del percorso espositivo dedicato ai “nodi territoriali di ricucitura” lungo la Via Appia

La Sala Cambellotti accoglie Massimo Palumbo: al via la nuova mostra del progetto “Redenzione dell’Arte Contemporanea”

Il Foyer della Sala Cambellotti, nel Palazzo della Provincia di Latina, si prepara a ospitare da domenica 7 dicembre 2025 la nuova tappa del progetto “Redenzione dell’Arte Contemporanea”, promosso dal MAD – Museo d’Arte Diffusa e curato da Fabio D’Achille con il sostegno dell’amministrazione provinciale. Protagonista dell’esposizione sarà l’artista Massimo Palumbo, che presenta “…nodi territoriali di ricucitura”, un percorso costruito attraverso installazioni e progetti emblematici della sua ricerca, arricchito da un’opera ideata appositamente per lo spazio del Foyer.

Il tema centrale della mostra è il paesaggio come archivio vivo, fatto di memorie, tracce e stratificazioni che attraversano il tempo e richiedono uno sguardo capace di connettere luoghi e storie. In questo racconto, la Via Appia assume un ruolo fondamentale: un asse culturale europeo lungo 900 chilometri, un filo capace di cucire passato e presente, attraversando anche il territorio pontino con tredici comuni toccati dal tracciato. Palumbo immagina la strada come una piattaforma per nuovi interventi culturali, una rete di punti simbolici in grado di rinnovare la percezione del territorio e generare dialogo.

“È un orgoglio per la Provincia ospitare una mostra che mette così profondamente in relazione arte contemporanea e identità locale”, afferma il presidente Gerardo Stefanelli. “L’opera di Palumbo restituisce alla Via Appia il ruolo di grande infrastruttura culturale, un patrimonio che parla al nostro presente e al nostro futuro. La Sala Cambellotti continua a consolidarsi come uno dei poli principali dell’arte contemporanea pontina, un luogo di incontro e crescita per artisti e cittadini”.

La mostra resterà visitabile fino all’8 gennaio 2026 e fa parte di un calendario in continuo sviluppo: nei primi mesi del 2026 sono previste le esposizioni di Roberto Andreatini, Claudio Cecconi, Alessandra Chicarella, Fabrizio Gargano e, l’8 marzo, la rassegna MAD Donna con le opere di Simonetta Massironi e Alena Panchishin. Un percorso che conferma il ruolo del MAD e della Sala Cambellotti come punti di riferimento per la creatività e la valorizzazione culturale del territorio.

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