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Il cordoglio

Addio a Mara Severin, un silenzioso abbraccio tra lacrime e commozione

Folla immensa a Pontinia per i funerali della sommelier morta nel crollo del ristorante di Terracina: «Ha salvato gli altri, sacrificando se stessa»

Un bagno di folla ha assiepato l'interno e l'esterno della chiesa Sant’Anna di Pontinia per le esequie di Mara Severin, la 31enne sommelier deceduta lunedì sera a causa del crollo del Ristorante Essenza di Terracina.

Le comunità di Terracina, Sabaudia e Pontinia - presenti i sindaci - si sono strette attorno alla famiglia Severin ma anche ai suoi numerosi amici e colleghi, tutti affranti e ancora increduli per una tragedia che si è portata via Mara troppo presto.

Nell'omelia padre Giorgio Turriceni ha sottolineato: "Siamo presenti perché della morte di Mara ci importa, siamo interessati a lei perché era una donna speciale, dedicata con passione e professionalità al suo lavoro, accogliente e solare, capace di coinvolgere e trascinare al buon gusto anche i più indifferenti. Dicono che le stelle che noi vediamo luminose, sono morte da tempo, ma noi continuiamo ad essere attratti e affascinati dalla loro luce. Penso che nel caso di Mara ci sia un motivo ulteriore per continuare ad ammirare la sua luce: il senso di responsabilità - ha aggiunto il parroco - le ha fatto anteporre la salvezza degli altri alla sua. L’atteggiamento dell’altruismo lo verifichi nella realtà e non nelle parole. Mara ha dimostrato di essere responsabile e altruista, ha messo al primo posto l’incolumità degli altri e ha pagato con la vita questa scelta".

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