Cronaca
07.09.2025 - 11:54
Un boato fortissimo, avvertito in molti punti della città anche a distanza di diversi chilometri, ha svegliato i residenti delle case popolari di via Guido Ross a Latina, il complesso comunemente conosciuto come case “Arlecchino”. Secondo i primissimi accertamenti dei Carabinieri, si è trattato di un ordigno di fattura artigianale molto potente, fatto esplodere nel portico all’ingresso del condominio del civico 10. L’esplosione ha danneggiato il portone d’ingresso, l’intonaco e la pavimentazione, ma anche il vetro di una finestra del primo piano e non ha risparmiato neppure la statua della Madonna posta in una nicchia, ma non è sulla portata dei danni che si concentra l’indagine dell’Arma. Gli investigatori stanno analizzando seguono la pista del gesto intimidatorio e stanno cercando di capire chi possa essere il destinatario, ma anche con quale movente.
L’indagine sembra indirizzata verso gli ambienti della droga perché la zona delle case “Arlecchino” nel giro di un anno è diventata una delle principali piazze di spaccio a cielo aperto, come testimoniano le numerose operazioni che hanno portato a una serie di arresti.
L’allarme è scattato intorno alle 5 quando in via Guido Rossa sono intervenute le pattuglie della Sezione Radiomobile della Compagnia di Latina per i primi riscontri. Quando è emerso che si trattava dell’esplosione di un ordigno piazzato con l’intenzione di creare un danno e, soprattutto, trasmettere un messaggio trasversale, sono intervenuti anche i militari della Sezione Operativa e i detective del Nucleo Investigativo, che si occupano del caso, per il sopralluogo in cerca di tracce utili alle indagini e gli approfondimenti. I militari del tenente colonnello Antonio De Lise hanno trovato tracce dell’ordigno che rivelano l’utilizzo di una bomba carta di fattura artigianale, caricata con un quantitativo importante di polvere da sparo. I carabinieri hanno ascoltato alcuni residenti in cerca di testimonianze utili a ricostruire l’accaduto, ma per ora non sono emersi ulteriori dettagli. Nessuno ha visto l’attentatore.
la nota dei carabinieri
All’alba di oggi, su richiesta su richiesta pervenuta al 112 N.U.E., i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Latina sono intervenuti in via Guido Rossa, dove, poco prima, si era verificata l’esplosione di un ordigno, di verosimile fattura artigianale, collocato, da ignoti, davanti al portone di ingresso della palazzina, che è stato danneggiato al pari dell’ascensore dello stabile.
Sul posto, sono poi i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, che hanno anche eseguito un accurato sopralluogo, nonché personale della Sezione Operativa della Compagnia di Latina. Nell’ambito delle verifiche prontamente avviate ed eseguite dopo la messa in sicurezza dell’area, che nella fase preliminare hanno permesso, tra l’altro, di riscontrare l’assenza di persone ferite e danni alla struttura portante dell’immobile, è stata eseguita un’accurata ispezione, che ha permesso di rinvenire in un locale di pertinenza condominiale tre pistole, tutte con matricola abrasa, cal. 9 e 7.65 con relativo munizionamento, per complessive 72 cartucce, nonché circa 25 grammi di cocaina, suddivisa in 57 dosi, tutto sottoposto a sequestro.
Inoltre, nel medesimo contesto, all’esito di ulteriori verifiche si è proceduto alla denuncia di stato di libertà di due soggetti abitanti nel predetto stabile: il primo, un 25enne, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, poiché trovato in possesso di poco meno di due grammi di hashish, materiale per il confezionamento delle dosi, circa 400 euro in contanti ritenuti essere il provento della predetta attività illecita; l’altro, un 20enne, è stato denunciato per ricettazione, in quanto è stato rinvenuto un ciclomotore, privo di targa, asportato a Roma nel gennaio 2021, risultato essere nella sua disponibilità. Anche in questo caso, quanto rinvenuto nella disponibilità dei suddetti due indagati, è stato sottoposto a sequestro. Le armi e la sostanza stupefacente sequestrate, nell’ambito delle disposizioni dell’Autorità Giudiziaria, saranno inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche di Roma per gli accertamenti tecnici ritenuti necessari.
Proseguono le indagini dei Carabinieri al fine di accertare la matrice del gesto e di individuare gli autori del reato.
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