Il caso
23.11.2025 - 15:11
L’indagine della Polizia sull’attentato esplosivo di viale Kennedy ruota attorno a una testimonianza chiave, quella resa da una donna che ha visto il presunto attentatore scappare dal condominio del civico 203 subito dopo l’esplosione. La dichiarazione è stata acquisita nell’immediatezza dei fatti, quando i poliziotti erano appena intervenuti in seguito alla segnalazione al numero unico d’emergenza 112 e hanno ascoltato le persone presenti, inquilini della palazzina popolari e residenti del circondario.
Proprio una donna che vive in quella zona, ha dichiarato ai poliziotti di avere visto una persona scappare a piedi su viale Kennedy subito dopo avere sentito il boato dell’esplosione. «Ho visto un ragazzo incappucciato correre via - ha detto la testimone - Non l’ho visto in volto, non si è neppure girato». Una versione che sembra trovare riscontro nella ricostruzione dei fatti. Perché l’attentatore, una volta innescato l’ordigno ha dovuto attraversare il cortile condominiale per raggiungere il cancello e guadagnare la fuga in strada.
Sulla base proprio di questa rivelazione, gli investigatori della Squadra Mobile stanno passando al setaccio gli impianti di video sorveglianza della zona in cerca di tracce utili all’indagine. Con ogni probabilità, lo sconosciuto scappato a piedi ha raggiunto un veicolo, sul quale magari lo aspettava un complice. Attorno a questa ipotesi ruotano i riscontri: una telecamera potrebbe avere ripreso il passaggio di chi ha compiuto l’azione intimidatoria.
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