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Omicidio Palli, i due fermati avrebbero confessato e ammesso la responsabilità

L'assassinio dell'operaio apriliano sarebbe avvenuto per screzi personali. In mattinata la conferenza stampa del Procuratore capo De Gasperis

Omicidio di Luca Palli, prime ammissioni. Avrebbero confessato e ammesso le proprie responsabilità ai carabinieri Vittorio De Luca e Massimiliano Sparacio dopo l'arresto. Un fermo avvenuto dopo che i carabinieri avevano provveduto a sequestrare la moto presumibilmente usata dai due killer per fuggire da via Mazzini a casa del De Luca, una moto rubata a Roma con caratteristiche che gli inquirenti hanno definito uniche. E in poche ore dopo il sequestro, la coppia di presunti assassini è finita in manette. Secondo quanto riportato dal capo procuratore De Gasperi nella conferenza stampa di questa mattina, De Luca sarebbe entrato nel bar di via Carroceto dove la vittima stava consumando un aperitivo. <Doveva accertarsi che il Palli fosse lì>. Il suo volto è impresso nei video e ben riconoscibile. C'è voluto qualche tempo per identificarlo dato che a quanto sembra non avrebbe precedenti. A sparare, quando Palli è uscito dal bar sarebbe invece stato lo Sparacio. L'arma del delitto non si trova ancora.

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