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Il dramma

Morte in fabbrica, sequestrata l'area dove ha perso la vita Renato Mercuri

Arrivano i primi provvedimenti relativi all'indagine che dovrà spiegare le cause della tragica morte di Renato Mercuri, 53enne di Bassiano che lavorava a Sermoneta

Arrivano i primi provvedimenti relativi all'indagine che dovrà spiegare le cause della tragica morte di Renato Mercuri, 53enne residente a Bassiano e operaio presso una ditta di via del Murillo, nei pressi dell'area industriale ai piedi di Sermoneta, morto per le ferite riportate a causa della caduta di un pesantissimo (2 quintali e mezzo) rotolo di cellulosa che stava trasportando da una zona all'altra della fabbrica. Il pubblico ministero incaricato di risalire alle cause che hanno provocato l'incidente, Claudio De Lazzaro, ha disposto il sequestro dell'area nella quale si è verificato il tragico evento e del gruppo di rotoli di cellulosa che, stando ad una ricostruzione verosimile della dinamica, il 53enne avrebbe sciolto trovandosi sotto la caduta di uno di essi.

Proprio questa procedura, a conclusione del trasporto degli stessi "balloni" tramite un muletto, sarebbe sottoposta all'occhio attento degli inquirenti, che saranno chiamati a valutarne la correttezza. Intanto, nell'attesa che sulla salma di Renato Mercuri (al momento collocata all'interno di un locale del cimitero comunale di Cisterna) venga svolta un'autopsia, diverse comunità dei Lepini si sono strette attorno al dolore della famiglia. Sermoneta (il luogo dell'incidente), Bassiano (il paese dove risiedeva il 53enne), ma anche Sezze hanno espresso il loro cordoglio per la tragica scomparsa, ricordando la simpatia e la bontà innata di Renato Mercuri.

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