I numeri
04.04.2020 - 07:30
Il numero dei contagi in Italia resta stabile, a dimostrazione però che la discesa dopo il picco non è ancora iniziata. I dati forniti ieri nel bollettino della Protezione civile parlano di un aumento dei malati (ovvero le persone attualmente positive) pari a 2.339 unità (negli ultimi tre giorni erano stati 2.107, 2.937 e 2.477 giovedì). Stabile anche il numero delle vittime: nelle ultime ventiquattro ore sono morte 766 persone (giovedì le vittime erano state 760), arrivando a un totale di decessi 14.681. Anche i guariti restano sugli stessi livelli e raggiungono quota 19.758, per un aumento di 1.480 unità (giovedì erano guarite 1.431 persone). Nelle ultime ventiquattro ore sono stati fatti 80.000 tamponi.
La situazione di Latina e provincia
Qualcuno, anche a livello nazionale, prosegue nel dire che è in corso un calo dei contagi e che la parabola dell'emergenza dovuta al Coronavirus Covid-19 sarebbe in fase discendente. Stando però ai dati di ieri della nostra provincia c'è poco da stare allegri, o comunque appare più che mai azzardato parlare di vistosi miglioramenti e di fase acuta alle spalle. Venti casi positivi in un colpo solo e due morti - come annunciato ieri dalla Asl di Latina nel consueto report giornaliero - non sono proprio numeri che consentono di dormire sonni tranquilli. Tutt'altro.
«Si registrano 20 nuovi casi positivi, di cui 17 trattati a domicilio - si legge nel comunicato dell'Azienda sanitaria locale pontina guidata da Giorgio Casati -. I casi sono distribuiti nei comuni di Terracina (5), Itri (4), Sezze (3), Latina (2), Cisterna (1), Sermoneta (1), San Felice Circeo (1), Formia (1), Castelforte (1), Minturno (1). Sono stati registrati anche due decessi: un paziente presso la Medicina d'Urgenza dell'ospedale Dono Svizzero di Formia e l'altro presso il Reparto di Terapia Intensiva dell'ospedale Santa Maria Goretti di Latina». A perdere la vita sono stati un uomo di 77 anni di Fondi e una donna di 78 anni di Latina.
Intanto a Terracina cresce la preoccupazione per quei 5 casi in più che hanno fatto salire il conto a 25 e anche a Itri non va meglio con 4 contagi che sono andati a sommarsi ai 7 precedenti per 11 complessivi.
Questa la situazione generale aggiornata: 324 casi positivi; 112 pazienti ricoverati; 36 negativizzati; 16 decessi. «I pazienti ricoverati - ha sottolineato la Asl - sono collocati presso l'ospedale Spallanzani di Roma (12), la Terapia Intensiva del Goretti (5), l'unità di Malattie Infettive del Goretti (18) e altre unità operative del Goretti, del Dono Svizzero di Formia e di Gaeta (73). Quattro pazienti sono ricoverati in altri ospedali della Regione Lazio».
In totale sono 1.980 le persone in isolamento domiciliare mentre 3.231 quelle che hanno abbandonato la misura precauzionale.
Area metropolitana
Nettuno torna a piangere: è di ieri, infatti, la notizia del sesto decesso causato dal Coronavirus. A morire è una giovane donna: aveva 43 anni e fino a pochi giorni fa sembrava essere in condizioni di salute relativamente buone. Poi la situazione è precipitata e, dall'Ospedale dei Castelli, è stata trasferita al Covid Hospital di Casal Palocco, dove è spirata nelle scorse ore.
Un bilancio grave, dunque, per la città più a sud dell'Area Metropolitana di Roma, che ieri ha fatto i conti anche con un nuovo contagio, così come nuovi casi sono stati registrati a Velletri e Lariano.
Per Velletri, tra l'altro, ieri è stata la volta del primo decesso: si tratta di un uomo di 63 anni che era risultato positivo al tampone alcuni giorni fa.
In più, in tutto il comprensorio dei Castelli Romani e del litorale, tra l'altro, la giornata di ieri non è stata positiva in termini di nuovi contagi: infatti, dopo alcuni giorni di numeri piuttosto bassi, ieri si è toccata di nuovo quota "30" nuovi casi, con una casa di riposo di Grottaferrata che è sotto stretto monitoraggio, insieme ad altre strutture assistenziali del territorio.
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