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Il gesto

Oltre 30 profughi messi in salvo dalla Onlus “Martina e la sua Luna”

Prelevati a Siret, tra Romania e Ucraina, il pullman in nottata è arrivato a Roma grazie al lavoro incessante della onlus pontina

In viaggio verso la libertà a bordo di un pullman pieno di speranza. Trentacinque persone, perlopiù mamme e bambini, ma anche un papà che ha accompagnato la figlia disabile, due nonni (con la propria nipotina) e una ragazza da sola. Insomma tante vite umane, tutte messe in salvo dall'associazione "Martina e la sua Luna", la Onlus di Latina che ha prelevato al confine tra Romania e Ucraina, nella città di Siret, profughi in fuga dalle città bombardate dai russi, che troveranno rifugio a casa di tante famiglie che si sono messe a disposizione per l'accoglienza. Partito giovedì notte dal capoluogo, dopo trenta ore di viaggio e una breve pausa, sabato sera il pullman noleggiato dall'associazione del capoluogo ha imboccato la via del ritorno. Lasciati al confine i generi alimentari raccolti grazie alla generosità dei volontari e dei soci, il presidente della Onlus, Tino Natale, e gli altri volontari dopo altre trenta ore di viaggio, in nottata sono arrivati a Roma, precisamente nella struttura dell'hub vaccinale di Roma Termini. «I profughi, dopo una prima assistenza presso un hotel della Capitale, verranno assegnati alle famiglie romane che si sono messe a disposizione per l'accoglienza - ha sottolineato Tino Natale - A Latina portiamo una ragazza che era da sola: non ce la siamo sentita di lasciarla lì e l'abbiamo presa in carico noi, come associazione. Starà da una famiglia pontina».
Sul pullman durante il viaggio della salvezza facce sorridenti di chi è consapevole di essersi messo in salvo, ma anche sguardi tristi col pensiero che andava alla propria città distrutta dalle bombe. In Ucraina i rifugiati hanno lasciato tutto, compreso il cuore.

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