Il fatto
28.05.2024 - 08:43
La chiamano la scala degli orrori. E’ la scala I che quasi per un cinico segno del destino sta per inferno. Il biglietto da visita dei civici 236 e 238, come riportato all’ingresso di via Pier Luigi Nervi in quello che tutti conoscono a Latina come Palazzo di vetro, è un tunnel buio e spettrale, pieno di aria irrespirabile.
La luce non filtra, e anche la speranza che un giorno qualcosa possa cambiare sembra sepolta dalla cenere e imprigionata dentro queste mura. Alcuni degli inquilini che abitano nel palazzo tra i 75 appartamenti scendono con la torcia del cellulare in mano per non inciampare, si coprono la bocca con le mascherine del post Covid.
L’ascensore è fuori uso, le persone scendono a piedi. Famiglie intere, anziani e bambini hanno vissuto un incubo di fiamme e fumo. E’ nato tutto da un materasso che ha preso fuoco nell’androne del palazzo. All’alba, una manciata di minuti dopo le 4, i residenti sono stati svegliati dal fumo che stava entrando in casa e da alcuni rumori sempre più forti.
In un fazzoletto di pochi metri quadrati c’era un mobile di legno, anche questo a fuoco, bruciato completamente, e poi rifiuti di ogni genere. E’ bastato un attimo. E’ stato terribile per una donna con la figlia piccola e la madre di 70 anni in casa, ma anche per un’altra donna con il figlio di 11 anni e tante altre persone. Sembrava un film dell’orrore. «Non si capiva più niente», aggiunge un’altra residente.
Chi non riusciva a scendere dalle scale perchè non c’era la luce ha pensato di calarsi dalle finestre, come si vede nei film. Una donna di origine sudamericana ha legato alcune lenzuola per calarsi. Anche un altro straniero travolto dalla paura di morire tra le fiamme ha preso una corda e si è lanciato, è rimasto ferito alle gambe ed è stato portato in ospedale. Per lui quella era la sua salvezza. Una ragazza di 23 anni è rimasta intossicata ed è stata trasportata in ospedale a Terracina.
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