Cerca

Il fatto

Demolizione dell'ex De La Ville, ok ai 36 appartamenti al posto dell'hotel

Dopo una consultazione con la Regione, il Comune ha rilasciato il nuovo permesso di costruire. La pratica era in stand by per la modifica della legge

Non è servito neppure attendere il recepimento, da parte del Consiglio comunale di Latina, della modifica che la Regione Lazio ha apportato lo scorso 30 luglio  alla legge sulla rigenerazione urbana. Con un atto già pubblicato sull’albo pretorio, lunedì il Servizio Edilizia Privata del Dipartimento VII del Comune capoluogo ha rilasciato un nuovo permesso di costruire, il numero 27/2025, alla società Hdlv srl per il progetto di demolizione e ricostruzione dell’ex hotel De La Ville di via Scaravelli, destinato quindi a lasciare il posto a due palazzine gemelle che ospiteranno un totale di 36 appartamenti, quindi con il cambio di destinazione d’uso da turistico ricettivo a residenziale.
Il progetto redatto dallo studio tecnico associato Tecnoteam di Latina rispettava la legge regionale sulla rigenerazione urbana, quella del  18 luglio 2017 per intenderci, e la sua valutazione da parte del Servizio Edilizia privata del Comune di Latina era stata conclusa prima che venisse approvata la recente modifica, ma il permesso di costruire era stato rilasciato successivamente per una merca questione burocratica. Ovvero perché la società Hdlv srl che aveva commissionato il progetto ha definito l’acquisizione dell’immobile solo all’indomani dell’entrata in vigore della modifica della legge regionale.
Nel testo approvato dalla Pisana tuttavia era precisato che le pratiche in fase di valutazione a cavallo della modifica potevano essere  approvate ugualmente, a eccezione di quelle che prevedevano il cambio di destinazione urbanistica da turistico ricettivo a residenziale, come appunto in questo caso. Così l’ufficio tecnico del Comune aveva deciso di ritirare il titolo edificatorio in autotutela, per le verifiche del caso. Un eccesso di zelo dettato dalla volontà di rispettare la procedura dettata dalla norma. Così era stata avviata una fase di consultazione con la Direzione urbanistica della Regione che ha dato parere favorevole al rilascio del permesso di costruire secondo i dettami della legge sulla rigenerazione urbana precedente alla recente modifica.
Il progetto che consentirà di riqualificare una zona degradata,  soggetta a frequenti casi di occupazione abusiva da parte di soggetti che vivono di espedienti, sfrutterà quindi un premio di volumetria del 20% per un totale di 9.600 metricubi nel rispetto del testo originale della legge regionale. La modifica di fine luglio consente di arrivare al 30% di volume in più nei casi di demolizione e ricostruzione.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione