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Giudiziaria

Auto clonata, le condanne, arrivano dopo oltre 14 anni

Imputate tre persone del sud pontino, una sola assoluzione ieri pomeriggio

Al lavoro in t-shirt e bermuda  Licenziato e reintegrato
Si è chiuso con due condanne e un’assoluzione, a ben quattordici anni dai fatti, il processo presso il Tribunale di Latina per riciclaggio scaturito dalla clonazione dell’auto di una nota avvocata del capoluogo che si è costituita parte civile tramite l’avvocata Valentina Sartori.
La sentenza è arrivata ieri pomeriggio all’esito della discussione che ha dimostrato in maniera chiara come la professionista fosse stata vittima di un articolato raggiro di cui si era accorta dopo aver ricevuto multe per infrazioni stradali mai commesse.
 A rispondere del reato di riciclaggio in concorso per fatti del 2011 tre persone,  Enrico Parolisi, 67 anni di Formia, Luigi Parolisi, 40 anni di Santi Cosma e Damiano, e Rita Polizzi, 49 anni di Palermo, accusata anche di sostituzione di persona perché si era, appunto, spacciata per la professionista di Latina, la proprietaria dell’auto clonata, ma questo reato è risultato prescritto vista la durata del processo.
Luigi Parolisi, difeso dall’avvocato Ernesto Rossi, e Rita Carmela Polizzi, difesa dall’avvocato Roberto D’Arcangelo, sono stati condannati a  2 anni e 8 mesi di reclusione ciascuno, oltre che al pagamento di duemila euro di risarcimento.
 E’ stato  invece assolto per non aver commesso il fatto Enrico Parolisi, anch’egli difeso dall’avvocato Roberto D’Arcangelo. In base al capo d’imputazione  i tre, da settembre 2010 a febbraio 2011, utilizzarono i dati della macchina della professionista su un’altra vettura in loro disponibilità, una Mercedes rubata, poi riabilitata con larga falsa.
Per completare il riciclaggio i tre denunciarono lo smarrimento delle targhe presso la stazione dei carabinieri di Formia e, nelle more, hanno usato la macchina; solo all’esito della notifica di alcune multe fu possibile risalire al raggiro. Il pubblico ministero Giuseppe Aiello, aveva chiesto la condanna a  6 anni e 7500euro  di multa per Enrico Parolis, 7 anni e 6 mesi più novemila euro di multa per Luigi Parolisi,  5 anni e seimila euro di multa per  Rita Polizzi.

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