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Il fatto

GdF, controlli a tappeto nei negozi del capoluogo: sequestri e sanzioni

I reparti di Latina, Formia, Fondi, Terracina, Aprilia, Cisterna e Sabaudia hanno passato al setaccio 49 attività tra bazar ed empori

La Guardia di Finanza di Latina, nell’ambito del piano di potenziamento dei controlli per le festività promosso a livello regionale, ha messo in campo un ampio dispositivo di verifica su tutto il territorio provinciale, con oltre cinquanta militari impegnati in controlli mirati su settori ritenuti più esposti a irregolarità economico‑finanziarie. I reparti di Latina, Formia, Fondi, Terracina, Aprilia, Cisterna e Sabaudia hanno passato al setaccio 49 attività tra bazar ed empori, minimarket alimentari e di frutta e verdura, autolavaggi, barber shop, negozi di tessuti e abbigliamento, bar e ristoranti, gestiti sia da italiani sia da operatori stranieri.

Dai controlli sono emerse numerose violazioni, soprattutto sul fronte fiscale e del lavoro. In 20 esercizi commerciali sono state riscontrate irregolarità nella corretta memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi, con un caso particolarmente grave in cui è emersa la mancata trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate per oltre sei mesi, nonostante la presenza di un registratore apparentemente regolare che rilasciava al cliente uno scontrino solo formalmente valido. Contestualmente sono stati individuati 18 lavoratori tra irregolari e completamente in nero, tutti di nazionalità straniera, con tre persone prive di documenti e permesso di soggiorno.

L’azione delle Fiamme Gialle ha riguardato anche la tutela del made in Italy e la sicurezza dei prodotti. Nel corso degli interventi sono stati sequestrati oltre 200 capi di abbigliamento con griffe contraffatte, 115 consolle e accessori per telefonia privi dei requisiti minimi di sicurezza, più di 160 mila articoli natalizi – tra luminarie, addobbi e decorazioni – e circa 8.500 giocattoli, tutti non conformi alle norme in materia di sicurezza o di corretta indicazione della provenienza. Tutta la merce irregolare è stata posta sotto sequestro e ritirata dal mercato, mentre i titolari delle attività coinvolte sono stati segnalati alle autorità competenti e si sono visti contestare sanzioni amministrative per un ammontare complessivo che può superare i 450 mila euro.

L’intervento rientra in una strategia più ampia di contrasto all’evasione fiscale, allo sfruttamento del lavoro e alla commercializzazione di beni contraffatti o non sicuri, fenomeni che alterano le regole del mercato, danneggiano gli operatori onesti e mettono a rischio la salute dei consumatori. La Guardia di Finanza sottolinea come queste attività abbiano una forte valenza sociale, perché mirano a tutelare l’economia legale e chi fa impresa nel rispetto delle norme, contrastando quelle pratiche scorrette che, soprattutto in periodi di grande consumo come le festività, garantiscono guadagni indebiti a scapito della collettività.

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