Il fatto
03.01.2024 - 10:46
Potenziamento dell''ufficio Tari per lavorare sull'evasione, abbattimento dei costi sul prossimo Pef per ridurre l'impatto sulle bollette, chiusura della raccolta differenziata in centro per completare il servizio in tutta la città secondo il nuovo piano industriale in esame e da portare nelle commissioni. Questi i passaggi fondamentali che mancano all'amministrazione per potenziare il servizio di igiene urbana, un passaggio che dovrà essere lo snodo fondamentale del 2024: da un mese è stato nominato il nuovo Cda, composto da Lorenzo Palmerini, con funzioni di Presidente, dall'avvocato Daniela Moscarino e dall'ingegnere ambientale Alessandro Angelini, che ha oggi la grande responsabilità di traghettare Abc verso la stabilizzazione di un servizio decoroso ed efficiente nel percorso, finora accidentato, con la città. Per arrivarci serve il nuovo piano industriale che dovrà essere vagliato dal Comune nelle commissioni e in Consiglio. Secondo l'assessore all'ambiente Franco Addonizio è un passaggio che richiederà ancora un mese di tempo.
«Credo che riusciremo a licenziare Pef e piano industriale entro marzo, il nuovo Cda si è insediato da un mese e sta studiano il vecchio piano per vagliarne le criticità e arrivare a stabilire un nuovo programma dei servizi al passo con le esigenze della città. E' evidente a tutti che il piano precedente non era adeguato e si deve lavorare in una nuova direzione chiudendo la raccolta differenziata in centro». Come è stato più volte annunciato il passaggio al porta a porta in centro avverrà in maniera differente rispetto al resto della città, senza i piccoli mastelli e con l'installazione dei cosiddetti "cassonetti intelligenti" di cui questa amministrazione è intenzionata a dotarsi, per evitare l'aumento dell'abbandono dei rifiuti da parte di cittadini scorretti e soprattutto degli evasori Tari.
«Nelle zone del centro urbano procederemo con cassonetti intelligenti multiscomparto con lettura digitale – spiega l'assessore - e li estenderemo nelle altre zone non servite dalla PaP, serviranno a gestire le situazioni più critiche e con grandi condomini. Un passaggio fondamentale sarà il censimento delle utenze, se lavoriamo bene su questo fronte sia in centro che su tutta la città avremo ulteriori importanti benefici che ci consentiranno di ridurre il Pef». Un Pef lievitato di dieci milioni in un anno e che ha causato l'aumento delle bollette Tari del 31%. In centro sono circa 15mila le utenze attualmente gestite con il vecchio sistema e che aspettano da anni un cambiamento radicale. In questi mesi l'amministrazione ha espresso un indirizzo chiaro: ridurre il Pef, lavorare sulle utenze nascoste e migliorare il piano con servizi aggiuntivi come diserbo stradale e spazzamento, mantenendo il Porta a Porta nei quartieri periferici, nelle villette e nei piccoli condomini. E utilizzando un altro sistema, invece per il centro, con cassonetti intelligenti, distribuiti su 30 postazioni con premialità e riconoscimento dell'utente e sulla tariffa puntuale, tarata sulla produzione del rifiuto. «In questo modo eviteremo di ripetere gli errori e le anomalie che si verificano nelle zone con grandi condomini, laddove i mastelli si trasformano praticamente in cassonetti stradali personalizzati con criticità dal punto di vista della pulizia e del decoro». C'è ancora da aspettare, ma la meta è vicina.
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