La cerimonia
30.09.2025 - 13:30
«Un momento di sincera commozione: è per me un orgoglio essere qui oggi, per l’intitolazione dell’aula delle commissioni consiliari al senatore Michele Forte, un uomo che ha rappresentato tanto per la politica degli ultimi 30 anni della provincia di Latina e che ha significato tantissimo per me, sul piano politico e personale». Con queste parole il presidente della Provincia di Latina, Gerardo Stefanelli, ha aperto ieri la giornata dedicata al senatore, a cui è stata intitolata l’aula della Provincia di Latina, alla presenza dei suoi familiari e delle massime autorità civili e militari del territorio.
Un’iniziativa, quella di ieri, che segue la mozione presentata il 13 dicembre 2024 dal consigliere provinciale Renzo Scalco e che ha trovato la sua applicazione in una cerimonia estremamente sentita, così come testimoniato dalle tante autorità che si sono susseguite negli interventi in ricordo del senatore. Tra questi, Gianluca Taddeo, sindaco di Formia, città natale di Forte, che racconta della «concretezza» del senatore, dell’amore per Maranola, di tutto ciò che ha fatto per i cittadini con «la sua semplicità».
«Michele Forte è stato un uomo che ha rappresentato la massima espressione delle istituzioni locali - ha esordito il senatore Nicola Calandrini - Michele Forte è stato sindaco, presidente della Provincia ed è stato senatore per due legislature. Un uomo molto equilibrato, con un approccio non ideologico ai problemi della provincia, ma pratico».
E poi ancora gli interventi dell’ex sindaco di Formia, Sandro Bartolomeo, dell’ex sindaco di Latina Vincenzo Zaccheo, del consigliere provinciale Renzo Scalco, promotore della mozione, e del collega Nicola Riccardelli. Poi la parola al senatore Claudio Fazzone: «Io credo che Michele vada ricordato per la persona che era: semplice, viveva per il territorio, appassionato di politica. Voleva dare risposte ai cittadini, per lui era una missione».
Un momento emozionante per la famiglia forte, così come spiegato dal figlio del senatore, Aldo Forte. «Mio padre è stato un uomo di partito. Ha sempre creduto nel ruolo dei partiti, dove si costruisce l’interesse per difendere il territorio, dove si seleziona la classe dirigente. È stato ufficiale di governo a Maranola, è stato anche senatore, ma se c’è stato un ruolo che ha contraddistinto il suo impegno politico, questo è stato la presidenza della Provincia, ente ad un certo punto additato come “inutili”. Invece, lui vedeva nella Provincia il livello indispensabile per poter discutere delle questioni più importanti dei territori». Una serie di interventi toccanti, che hanno anticipato l’inaugurazione ufficiale, accompagnata da un accorato applauso.
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