Calcio, serie A
28.04.2025 - 22:56
Roma - La Lazio riprende per i capelli una partita che sembrava persa. Il Parma, avanti di due gol e con una squadra, quella biancoceleste, fischiata dal proprio pubblico, ha subito la voglia di rivalsa di un giocatore straordinario come Pedro, capace in cinque minuti, dal 34’ al 39’, di rimettere le cose a posto. Un punto che, classifica alla mano, è una sorta di “bordino”, ma per come si erano messe le cose, va preso come oro colato dalla Lazio.
La partita - Nemmeno il tempo di guardarsi in faccia e il Parma, dopo tre minuti, era già in vantaggio. Valeri codellava al centro un pallone che Ondrejka prima addomesticava al meglio e poi indirizzava alla sinistra di Mandas. La Lazio subiva oltremodo il colpo e trovava grandissime difficoltà nel riorganizzarsi. Il Parma, di contro, aveva giovamento in tutto questo e con estrema facilità riusciva a difendere il vantaggio, provando, con estrema facilità, a colpire di rimessa. Il finale di prima frazione era avvolto dai fischi indirizzati alla squadra di Baroni.
La Lazio rientrava in campo come se il primo tempo non gli avesse insegnato nulla e al primo affondo del Parma, arriva il raddoppio dei ducali ancora con Ondrejka, che dopo un rimpallo favorevole, trovava con un destro a giro la rete dello 0-2. Lazio fuori dal match e Parma a giocare sulla pochezza di una squadra incapace di reagire. Al punto che al 9’ Mandas doveva compiere un miracolo per evitare che Pellegrino, pronto a rubare palla a Guendouzi, realizzasse il terzo gol. Al 24’ la prima vera fiammata dei padroni di casa con Isaksen che provava il tocco sotto misura con Suzuki bravo a deviare d’istinto. Baroni, dopo Pedro, si giocava le carte Tchaouna, Vecino e Noslin. Al 28’Vecino servito sul filo del fuorigioco, saltava Suzuki, ma poi sul tiro cross, Noslin non era lesto a gettarsi sul pallone scodellato al centro dal compagno di squadra. La Lazio non mollava e al 34’ accorciava le distanze con Pedro, lesto a trovare il tapino vincente dopo la parata di Suzuki sulla conclusione di Tchaouna. Una Lazio, ora, tutto cuore, pronta a testa bassa a cercare la rete del pareggio che arrivava a 6 minuti dalla fine ancora con Pedro, che su cross di Pellegrini staccava di testa battendo Suzuki. L’arrembaggio finale non portava a nulla: il match dell’Olimpico finiva 2-2, non prima della clamorosa occasione fallita da Man al 92'.
IL TABELLINO
Lazio-Parma 2-2
Lazio (4-2-3-1): Mandas; Marušić, Romagnoli, Gila, Pellegrini; Guendouzi, Rovella (26’st Vecino); Isaksen (26’st Tchaouna), Dia (12’st Pedro), Zaccagni (26’st Noslin); Castellanos. A disp.: Furlanetto, Provedel, Gigot, Hysaj, Provstgaard, Ibrahimovic, Basic, Dele-Bashiru. All.: Baroni.
Parma (3-5-2): Suzuki; Delprato, Leoni, Valenti; Ondrejka, Sohm, Keita, Hainaut (26’st Balogh), Valeri (43’st Lovik); Pellegrino (15’st Djuric), Bonny (15’st Hernani). A disp.: Marcone, Corvi, Circati, Plicco, Camara, Man, Haj, Almqvist. All.: Chivu
Arbitro: Sacchi.
Assistenti: Bindoni-Tego
Quarto uomo: Monaldi
Var: Ghersini
Avar: Meraviglia
Reti: 3’pt e 1’st Ondrejka, 34’ e 39’ st Pedro,
Note: osservato un minuto di raccoglimento per la morte di Papa Francesco. Ammoniti: Castellanos, Leoni, Djuric. Angoli 5-1. Recupero: 2’pt, 5’st.
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