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Tennis, Internazionali Bnl d'Italia

Jasmine Paolini riscrive la storia, batte la Gauff e riporta il titolo in Italia 40anni dopo la Reggi

Partita perfetta, con l'azzurra sempre padrona del campo; 6/4 6/2 in un'ora e 29 minuti

Roma – Sono le 18 e 38 di un sabato italiano datato 17 maggio, quando sul centrale del Foro Italico, davanti ad un popolo mai così tennistico, Jasmine Paolini riscrive la storia di uno dei più importanti al mondo, vincendo gli Internazionali Bnl d'Italia quarant'anni dopo Raffaella Reggi, che nel 1985 vinse l'edizione giocata a Taranto. Una partita perfetta, tatticamente ed emotivamente giocata punto a punto, mandando dall'altra parte della rete una palla sempre diversa dall'altra. Nulla da fare per la statunitense Coco Gauff: 6/4 6/2 in un'ora e ventinove minuti. Un successo che le consentirà di arrivare a Parigi, al Roland Garros, da numero 4 al mondo con la “scalpo” di aver sconfitto quella che da lunedì 19 maggio sarà la nuova numero 2 del mondo. Grande personalità, rotazioni utilizzate al meglio, bravura nel ribaltare anche le situazioni più difficili. Qualità di tennis e consistenza, hanno fatto la differenza e per tutti noi quel sorriso di Jasmine è diventato di colpo virale.

La partita – Pronti, via e la Paolini, complice anche un doppio fallo iniziale, partiva subito con il break. Il tutto davanti agli occhi del Presidente della Repubblica, Mattarella, del Ministro Abodi, del presidente del Coni, Malagò e di Sport&Salute, Mezzaroma. Il contro break era immediato, con la Gauff brava, alla terza opportunità, a chiudere a suo favore il secondo game, dopo aver annullato una palla del 2-0 alla sua avversaria. Nonostante il 30-0 iniziale, la giocatrice statunitense perdeva nuovamente il servizio (secondo doppio fallo, ndr), con la Paolini brava a restare nel game e ad andare avanti 2-1. Il primo allungo del match, era quello dell'azzurra, con la Gauff a sbagliare tanto, troppo, nel quarto gioco che portava la nostra numero 1 sul 3-1. La statunitense, nonostante il terzo doppio fallo dell'incontro, salvava un'altra palla break e restava in scia della sua avversaria. Il sesto gioco era il più lungo: Paolini avanti 40-0, recuperata dalla Gauff, ma al sesto tentativo, finalmente a segno: 4-2. Si giocava, insomma, sui turni di servizio di Jasmine. L'azzurra non si faceva pregare e dopo 54' portava a casa il primo set, grazie ad un decimo gioco perfetto: 6/4.

Due doppi falli e una serie di errori della Gauff, consentivano alla Paolini di operare subito il break ad inizio di secondo set. La Paolini si caricava di ulteriore energia, la Gauff, di contro, andava in totale confusione e in un amen la tennista azzurra andava di nuovo al cambio di campo con in tasca un 3-0 “pesante”: doppio break di vitale importanza. La statunitense, però, non mollava la presa e, nonostante, una palla dentro ed una fuori, si riprendeva uno dei due break. Un fuoco di paglia, perché la statunitense lasciava nuovamente all'azzurra il proprio turno di battuta, peraltro a zero e con un doppio fallo, l'ennesimo, ad “infiocchettare” il game: 4-1 Paolini dopo 21'. Era il preludio alla vittoria finale, che arrivava poco dopo, con il Centrale del Foro Italico a ribollire di passione e il presidente Binaghi, braccia al cielo, a gongolare di gioia, unitamente al presidente Mattarella. “Ringrazio il presidente, sono felice di aver vinto davanti a lui. Tante volte siamo andati al Quirinale a prenderci i suoi ringraziamenti, sono io ora a ringraziare lui per la presenza nel giorno più bello della mia vita – ha tenuto a precisare una raggiante Paolini ai microfoni di Sky – E' una gioia immensa, non ci credo ancora. Vorrei ringraziare il mio team, la Federazione e il presidente Binaghi, che ci sostiene sempre. Cosa devo dire, sono venuta da bambina a vedere questo torneo e pensare un giorno di sollevare questa coppa, era un sogno. E questo sogno si avvera. 

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