Il caso
09.01.2025 - 14:45
Alle 13,16 di ieri il Consiglio della Regione Lazio ha approvato l’ordine del giorno riguardante la progettata realizzazione di un impianto di essiccamento dei fanghi a Marina di Minturno, presentato dal consigliere di Fratelli d’Italia Enrico Tiero. A leggere il verdetto dell’aula il Presidente del Consiglio della Pisana Antonello Aurigemma. Quindi dopo il no espresso all’unanimità dal Consiglio comunale di Minturno, è giunto ora anche il parere contrario della Regione Lazio. Come già riportato ieri il documento presentato da Tiero impegnava il Presidente della Giunta Francesco Rocca e l’Assessore competente ad assumere le misure necessarie per la tutela della zona individuata ad ospitare un impianto di essiccamento solare dei fanghi generati dalla depurazione dei reflui civili della Provincia di Latina ed eventualmente a valutare l’esistenza di altri siti idonei sul territorio pontino.
La questione è stata affrontata poco dopo l’apertura della seduta ed ha fatto registrare la dichiarazione del consigliere del PD Salvatore La Penna, il quale ha precisato che i dem avrebbero votato l’ordine del giorno, ma ha altresì chiarito che è necessaria una riflessione e accendere una luce sull’intero piano di rifiuti regionale. Lo stesso consigliere ha poi effettuato un passaggio sulle politiche autorizzative, rimarcando che per quanto riguarda il sito che dovrebbe sorgere a Minturno ha già ottenuto alcuni pareri favorevoli. Nel documento si sottolineava che lo Studio Preliminare Ambientale non ha fornito sufficienti garanzie circa l’assenza di rischi per la salute pubblica e l’ambiente, né ha approfondito adeguatamente il contesto idrogeologico e le ricadute economiche e sociali. Nell’odg si sosteneva il fatto che la Regione aveva il dovere di proteggere il territorio da interventi che potrebbero compromettere il paesaggio, la sostenibilità ambientale e il benessere dei cittadini, in linea con il principio costituzionale della tutela dell’ambiente. La vicenda dell’impianto dei fanghi è stato il tema di un consiglio straordinario che si è svolto all’antivigilia di Natale, su richiesta dei sei consiglieri di minoranza Pino D’Amici, Francesco Larocca, Massimo Moni, Nicolò Graziano, Barbara Sardelli e Mino Bembo.
Dopo una lunga discussione fu approvata all’unanimità una delibera, con la quale l’assemblea civica ha espresso il proprio dissenso alla realizzazione della struttura ed ha deciso di avviare la procedura per sottoporre a vincolo urbanistico e paesaggistico l’area dove dovrebbe sorgere l’impianto. Inoltre quattro associazioni nazionali: AICC Associazione Italiana di Cultura Classica Delegazione di Gaeta affiliata all'UNESCO, Confconsumatori Latina, Italia Nostra APS Regionale, Legambiente Circolo Verde Azzurro Sud Pontino APS, nell’esprimere la contrarietà al progetto, avevano annunciato l’avvio di una petizione popolare.
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