Sport, Basket
07.12.2023 - 13:00
Così si retrocede, amaramente lo stiamo dicendo da tempo. Giocare ad intermittenza è un qualcosa che affossa, a maggior ragione quando, con Romeo out, le rotazioni sono quelle che sono e non aiutano. A Cremona, ieri sera, è arrivata l'ennesima imbarcata di una squadra che nemmeno il cambio in panchina, sembra aver scosso più di tanto. In fondo alla classifica, si sta male, ma anche in terra lombarda, eccezion fatta per un primo quarto che aveva illuso un po' tutti, la Benacquista è uscita fuori dai radar, consegnandosi di fatto agli avversari già all'intervallo lungo. A nulla è valso il tentativo nel finale di limitare i danni, perché il danno era stato già fatto. Morale della favola, il quintetto di coach Sacco fa finito per regalarsi l'undicesima sconfitta di questa travagliata stagione e domenica c'è la trasferta a Cantù: 90-76 il finale
La partita - Era la Benacquista a partire meglio, con una difesa arcigna che lasciava poco ai padroni di casa. I lombardi inconcludenti dalla lunga distanza (0/7 al termine del primo periodo), riuscivano, comunque, a restare a galla grazie anche ad uno 0-10 con 2' e 30" ancora da giocare nel primo periodo.
Si viveva di strappi, da una parte e dall'altra, con un Gaines molto ispirato e con Tortu, soprattutto, con un +16 di valutazione in poco meno di 10' giocati e Cotton che dall'altra parte confezionavano, nel secondo periodo, il massimo vantaggio (47-37) che di fatto portava Cremona negli spogliatoi in vantaggio di otto: 47-39.
Il ritorno in campo dopo l'intervallo lungo premiava Cremona, che con un parziale di 7-0 metteva una sorta di punto esclamativo sul match. Latina, di contro, sbagliava tutto o quasi, con un Gaines nervoso più del lecito. I nerazzurri, però, provavano a restare sul pezzo grazie ad un Alipiev che si caricava la squadra sulle spalle, e Latina da -16, tornava a -10. Le rotazioni, con il bulgaro e Gaines in panchina, non aiutavano né Sacco, né tantomeno i nerazzurri, che chiudevano sotto di 14 (66-52) il terzo periodo.
La Benacquista prova, ad inizio dell'ultimo periodo, a rientrare, ma dopo un avvio promettente, ma i padroni di casa non accusavano nessun calo di tensione, tutt'altra e con 3 ‘ e 34" da giocare la "bomba" di Musso, regalava non solo il +20 (84-64), ma una sorta di sentenza su una partita ormai in ghiaccio per i lombardi.
I nerazzurri provavano a limitare il passivo, provando a tirare fuori un minimo d'orgoglio. Troppo tardi per una "condanna" arrivata ancor prima di un ultimo periodo terminato 24-24, ma con le macerie dei precedenti due che avevano, di fatto, consegnato ai padroni di casa la vittoria. Il resto è la storia di una stagione che rischia di finire davvero nel peggiore dei modi.
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