L'impresa
12.06.2025 - 18:31
Il volto di Cristian Nardecchia visibilmente commosso sulla barca prima di scendere a terra all'Oasi di Kufra
Si è finalmente sciolto, anche in un pianto, dopo quattro giorni di fatiche interminabili e lo ha fatto, due ore prima le fatidiche 18.30 di un giovedì 12 giugno, nel quale Cristian Nardecchia ha toccato nuovamente terra nella spiaggia antistante l’Oasi di Kufra. Poi la grande festa. «Ringrazio tutti, non voglio dimenticare nessuno, ad iniziare da mia moglie, da mio iglio, dalla mia famiglia, da quelle persone che in questo lungo percorso mi sono state accanto. Questo record è anche il loro. Ci terrei a ringraziare tutte le istituzioni, ad iniziare dalla Regione Lazio, da Angelo Tripodi, proseguendo poi con i Comuni di Sezze, Sabaudia, Latina, la Provincia, tutti, nessuno escluso. Ringrazio anche chi, e fa parte del gioco, mi ha voltato le spalle, lasciandomi da solo". Con il record in tasca, già dalla serata di martedì 10 giugno, con la conseguente premiazione avvenuta il giorno dopo ad Ostia (11 giugno, ndr) da parte dei Giudici spagnoli, Nardecchia ha voluto, comunque, tirare diritto sino a Sabaudia, all’Oasi di Kufra, il suo quartier generale, il posto dove tutto è nato e si è sviluppato e dove, ieri pomeriggio (con netto anticipo, perché l'ultima diretta l'ha fatta davanti lo stabilimento due ore prima di arrivare, ndr), il record, il terzo della sua meravigliosa storia sportiva è stato consacrato. Lo ha fatto perché si è sentito in dovere di farlo. Nei confronti della sua terra, delle persone che gli sono sempre state accanto, di quelli che una volta saliti sul carro, in tempi non sospetti, non sono mai scesi giù, nemmeno quando tutto sembrava precipitare. Ecco perché Cristian Nardecchia ha voluto, ieri sera, toccare terra a Sabaudia, per questo ed altro ancora.
"Un’impresa che resterà nella storia, non solo per il valore sportivo ma per il messaggio profondo che porta con sé. Cristian Nardecchia, l’atleta setino ha conquistato l’Official World Record, con tanto di premiazione avvenuta in mare con i giudici spagnoli David Ventura Aparcio e Sandra Lopez Mayandia, record che finiva prima delle 135 miglia, perché una cosa del genere nessuno l’aveva tentata prima, ma la traversata da Toga Bastia a Sabaudia, sulla Red Shark Bike per un totale di 180 miglia, non è ancora finita. Nardecchia - ha tenuto a precisare Tripodi, presidente della Commissione Lavoro e giovani alla Piasana - è la dimostrazione concreta che la determinazione, la costanza e la passione possono abbattere ogni limite, anche quelli che sembrano impossibili. Come Forza Italia ho sostenuto con convinzione questo progetto, credendo fin da subito nella sua forza simbolica e sociale. Non è stato soltanto un viaggio fisico, ma un percorso di sensibilizzazione e coraggio, parte integrante del progetto. Oltre il Silenzio, la cui bandiera, assieme ai loghi della nostra Regione, ha accompagnato Nardecchia nella sua missione. Un ringraziamento speciale anche alla Consigliera comunale di Sezze, Federica Lama, che insieme a me ha creduto in questa impresa, seguendola tappa dopo tappa, sostenendo Nardecchia e il suo team con grande determinazione. Questa traversata, che si è conclusa a Sabaudia, è un messaggio per tutti: andare oltre l’orizzonte significa anche superare le barriere dell’indifferenza, dare voce a chi spesso non ce l’ha, e dimostrare che con la forza delle idee si può davvero cambiare qualcosa. Complimenti a Nardecchia e a tutta la squadra che ha reso possibile questo sogno.”
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