Caso Coscione, sentito il curatore di Interporto

Lungo esame ieri mattina in Tribunale per il curatore del fallimento della società Interporto Santa Palomba nell’ambito del processo per bancarotta documentale a carico dell’imprenditore di Aprilia Fabrizio Coscione. Ad illustrare come la società finì in malora è stato il professor Bernardino Quattrociocchi nominato curatore dal Tribunale fallimentare dopo che ci furono le sostituzioni negli incarichi delle procedure concorsuali. La Interporto gestiva i due hub della logistica più importanti a sud della capitale, ossia quelli di Pomezia e Aprilia. La società vantava ingentissimi crediti che ad un certo punto furono svalutati e le conseguenti difficoltà economiche indussero Coscione a chiedere l’applicazione della procedura di liquidazione, negata dal Tribunale. Di qui il fallimento e l’avvio dell’indagine per bancarotta a carico del titolare. Fabrizio Coscione ieri mattina era presente in udienza con i periti di parte.

La pubblica accusa ipotizza un frode al Fisco del valore di 40 milioni di euro legata soprattutto ai famosi crediti, un punto sul quale ci sono state molte domande al curatore sia da parte del pubblico ministero che della difesa, poiché si tratta di un punto dirimente per la contestazione di bancarotta. L’imputato ha sempre sostenuto che si trattò di operazioni reali e che le difficoltà economiche nelle intenzioni si sarebbero potute risolvere con l’ammissione al regime di liquidazione. Coscione è assurto agli onori della cronaca nell’ambito dell’indagine che ha portato all’arresto del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giorgia Castriota. Fu lui, infatti, a denunciare alcuni strani passaggi effettuati dal giudice nelle procedure e l’imprenditore ha anche chiesto di essere parte civile al processo che si svolge davanti al Tribunale di Perugia a carico della gip. La prossima udienza di questo procedimento ci sarà tra pochi giorni, il 28 ottobre.