Mancavano poche settimane al Santo Natale: un cittadino di Quarto - in provincia di Napoli - , spulciando un noto sito di vendite online, aveva deciso di acquistare una stufa a pellet messa in vendita da un uomo che si era presentato a lui - tramite contatti telefonici - come un cittadino di Pomezia. L’affare sembrava buono: 420 euro per un macchinario in discreto stato. Di conseguenza, l’acquirente ha preso contatti con il venditore prima con una telefonata e poi con messaggi e foto di WhatsApp.

Tramite tale sistema, il venditore ha inviato all’acquirente una foto con il numero della carta prepagata su cui versare i 200 euro di acconto - tramite ricarica - per la compravendita della merce, oltre al suo codice fiscale: all’arrivo del prodotto, poi, l’uomo di Quarto avrebbe saldato il conto.

Purtroppo, però, qualcosa è andato storto: come riportato nella denuncia che il cittadino campano ha reso ai carabinieri della tenenza di Quarto e che ieri ha inviato alla nostra redazione, nel giorno concordato per l’arrivo del prodotto - che sarebbe dovuto partire da Pomezia - in una abitazione di Avellino, ossia il 12 dicembre 2016, la stufa a pellet non si è vista.

Di conseguenza, dopo aver atteso per tutta la giornata l’arrivo della merce, l’uomo campano ha provato a chiamare il presunto pometino sull’utenza telefonica che lo stesso gli aveva fornito, non ottenendo risposte. In più, sul sito web dove era presente l’annuncio per la vendita di una stufa, non c’era più alcunché.

A quel punto, il cittadino di Quarto ha capito di esser stato raggirato: di conseguenza, il giorno dopo, si è recato dai carabinieri e ha denunciato la truffa e il riciclaggio.

Ora resta da capire se, effettivamente, la persona segnalata ai carabinieri (che da Quarto hanno inoltrato la segnalazione ai colleghi della compagnia di Pomezia) - che ha un nome e un cognome ben specificati nella denuncia - sia di Pomezia: al di là di questo, non si può non soffermare l’attenzione sull’ennesima truffa perpetrata online ai danni di onesti cittadini che, aggirandosi per i siti di vendite sul web, provano a fare degli affari per risparmiare un pochino sui prezzi finali.