Si è conclusa con un arresto e due denunce la vasta operazione messa in atto nelle scorse ore a Tor San Lorenzo - nella periferia di Ardea - dai carabinieri della locale stazione, afferenti alla compagnia di Anzio guidata dal maggiore Ugo Floccher. In particolare, nel garantire sicurezza e legalità in periferia, i militari hanno arrestato uno straniero d’origine marocchina di 40 anni domiciliato nel complesso delle Salzare, in quanto colpito da un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Velletri in questi giorni.

«L’uomo, che si trovava già ristretto agli arresti domiciliari per altra causa - hanno spiegato i militari di viale Marconi - dovrà scontare poco più di due anni di reclusione per ipotesi di reato in materia di stupefacenti. Il marocchino è stata associato presso la casa circondariale di Velletri».Non è tutto. Come accennato poco sopra, nel corso del servizio i militari di Tor San Lorenzo hanno anche effettuato una perquisizione domiciliare all’interno di una abitazione sita nel quartiere della Nuova California. 

«In questo caso - ha aggiunto il maggiore Floccher - è stato un ragazzo di 17 anni a essere denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso della perquisizione,infatti, nella sua stanza sono state rinvenute e sequestrate 10 bustine in cellophane sigillate contenenti sostanza stupefacente del tipo ‘marijuana’ per un peso complessivo di circa 20 grammi. Il ragazzo custodiva anche materiale vario per la pesatura e il confezionamento dello stupefacente, nonché la somma contante di oltre 200 euro, ritenuta verosimilmente provento dell’attività di spaccio».

Altra denuncia per l’ipotesi di reato di simulazione di reato, invece, è scattata per un altro giovane di 21 anni che, qualche giorno fa, al fine di trarne un ingiusto profitto, sembrerebbe avesse presentato ai carabinieri del posto una denuncia nella quale avrebbe riferito l’avvenuto furto, ad opera di ignoti, di un motore marino fuoribordo di una barca. «Nel corso delle successive indagini - ha concluso il maggiore Floccher - i militari, che avevano ritenuto poco credibile la versione fornita, hanno accertato che il predetto, nella stessa giornata in cui aveva presentato la denuncia, aveva venduto il motore per appena 100 euro e una terza persona, ignara di tutti i contorni della vicenda».