Sono tornati in possesso dei famigliari i beni di proprietà dell’ex diacono Patrizio Barlone assassinato brutalmente a Monte San Biagio l’8 febbraio dello scorso anno. Il giudice Matilde Campoli ha disposto il ritorno alla parte offesa dell’abitazione nella quale è avvenuto il tragico delitto e di alcuni beni posti sotto sequestro per le indagini. L’istanza di dissequestro era stata presentata dagli avvocati della parte offesa, i legali Massimo Basile e Francesco Tomassino, e il giudice l’aveva accolta già nella sentenza pronunciata col rito abbreviato pronunciata la scorsa settimana.
Ieri la disposizione è stata eseguita con l’immissione in possesso dei beni, consistenti nell’immobile e in alcuni scatoloni contenenti incartamenti, documenti e beni di proprietà requisiti nelle immediatezze del fatto. La decisione del giudice segue la sentenza di condanna per una totale di 136 anni complessivi a carico degli imputati.