Aveva due mesi di tempo per eseguire tutti gli accertamenti medici su Giuseppe Ruggieri, condannato all’ergastolo per l’omicidio dell’enologo veneto Ulrico Cappia nel 2013 a Itri. Scaduti i termini, il perito incaricato dal tribunale ha depositato la sua relazione, in cui sostanzialmente si evidenzia la salute dell’imputato ma si appresta a chiedere nuove attività a supporto dello studio realizzato. A quanto pare, infatti, la perizia redatta non è completa perché mancherebbe l’esito di esami diagnostici per cui si chiederà ai giudici della Corte d’assise d’appello di Roma la possibilità di svolgere ulteriori verifiche sull’imputato. L’occasione per discutere della relazione tecnica e per formulare istanza di ulteriori accertamenti sarà il prossimo 11 gennaio, data in cui è prevista una nuova udienza del processo che si svolge a Roma davanti ai giudici di secondo grado. 

L'articolo completo in edicola con Latina Oggi (7 gennaio 2017)