Dopo i recenti appelli per l'istituzione di un Posto di Polizia Ferroviara presso la Stazione di Latina Scalo, tra i quali quello dei giorni scorsi anche dell'Onorevole Vincenzo Zaccheo, già sindaco di Latina dal 2002 al 2010, interviene sul tema anche il Sindacato di Polizia LES (Libertà e Sicurezza Polizia di Stato) con il Segretario Generale Regionale del Lazio, Armando Riccardo.
Proprio ieri, infatti, il sindacalista delle Polizia di Stato ha incontrato il Prefetto di Latina, dr. Maurizio Falco. Un incontro durato circa un ora, molto cordiale ed efficace, che si è caratterizzato e concentrato sul contenuto di una lettera del sindacato consegnata al Prefetto per chiedergli di interessarsi sulle problematiche di vivibilità che attanagliano la città di Latina. Di seguito si riporta il contenuto della lettera presentata dal LES: «Egr. Signor Prefetto - si legge nel documento - siamo una giovane sigla sindacale della Polizia di Stato e, da qualche anno, rappresentiamo molte donne e uomini della Polizia di Stato che ogni giorno con spirito di abnegazione e sacrificio, indossano l'uniforme per garantire la "sicurezza" del nostro Paese e delle nostre città. Ogni Segretario LES vive il proprio territorio e ne è parte integrante; partecipa alla vita politica e sociale di una comunità e laddove ravvisa situazioni di degrado e di abbandono cerca di trovare una soluzione stimolando gli organi competenti (A.G. e/o Autorità Locale e Provinciale di Pubblica Sicurezza).

Perché per noi la sicurezza è anche questo! Relativamente proprio alla percezione della "sicurezza" volevamo rappresentarLe, in quanto massima Autorità dello Stato della Provincia di Latina, alcune situazioni che, secondo noi, hanno necessità di un suo interessamento. Vogliamo segnalarLe lo stato di "abbandono", secondo noi, in cui versa la città di Latina relativamente all'efficienza dei servizi che sembrano essere assenti, soprattutto in questo periodo di emergenza epidemiologica. Senza con ciò voler scendere in dibattito di competenza della politica locale. Sappiamo bene, e la storia ce lo insegna, che laddove lo Stato non è presente o comunque non interviene con azioni determinanti, la criminalità organizzata prende il sopravvento…E' mortificante constatare che la seconda città laziale, nonché provincia che vanta le più belle coste d'Italia, abbia le spiagge non curate e sporche, spesso ritrovo di drogati e barboni che lasciano siringhe ovunque, frammenti di vetri di bottiglie rotte, escrementi e che l'A.S.L., sembra, non faccia quei controlli igienico-sanitari necessari su tutto il litorale della spiaggia abbandonata anche dall'Amministrazione Comunale. Inoltre, vi è anche la presenza di una stazione ferroviaria con binari morti, senza telecamere, dove ognuno si sente libero di poter fare ciò che ritiene più opportuno e dove, ahi noi, si registrano episodi di violenza e di degrado sociale.

Per i poliziotti di Latina, secondo noi, è davvero difficile operare in queste precarie condizioni; i colleghi si sentono spesso in difficoltà in quanto l'intero apparato sembrerebbe non funzioni nel trovare soluzioni per quei luoghi che, al contrario, potrebbero rappresentare un momento di vantaggio per la città. Alla luce di quanto sopra, Le chiediamo se nel prossimo Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, possa inserire all'ordine del giorno la possibilità di un'apertura di un "Posto di Polizia Ferroviaria" all'interno della stazione di Latina in cui ogni giorno si registra la presenza di oltre 15.000 mila pendolari in entrata ed in uscita. Non riteniamo possibile che una città come Latina, ancora, non sembrano esistere una Capitaneria di Porto, Uffici della Guardia Costiera ed una Polizia Mortuaria. Confidiamo in un Suo Autorevole ed urgente intervento in questo senso, oltre a chiederLe, considerata anche la sua ultima audizione all'antimafia, chiedo a nome del Sindacato, da Cittadino, ma soprattutto da Servitore dello Stato che nel prossimo Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica si ponga l'accento su questa nostra splendida città facendola tornare ad essere polo attrattivo culturale e meta di quel turismo che merita»