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Pubblici esercizi, primo bilancio non positivo per il settore

Italo Di Cocco (CLAAI Assimprese): allo studio iniziative per sostenere le attività del settore.

Pubblici esercizi, primo bilancio non positivo per il settore

Incassi in calo rispetto al 2019, ultimo anno con cui fare un raffronto veritiero per il settore del commercio e dei pubblici esercizi; ed ora anche le disdette per Natale e Capodanno che stanno penalizzando ristoranti e alberghi sull'intero territorio nazionale. "La situazione è seria e preoccupante – commenta Italo Di Cocco, Presidente della categoria dei Pubblici Esercizi della "CLAAI Assimprese Lazio Sud" – Il nostro comparto sta registrando in media il 40% di incassi in meno rispetto allo stesso periodo del 2019, con punte anche di meno 55%. Una flessione considerevole, di cui noi operatori sentiamo da tempo il peso. A fronte di queste minori entrate ci sono però aumenti consistenti nei costi delle materie prime oltre a tutte le spese della gestione quotidiana. La situazione non è per nulla florida.

Secondo gli operatori, ad aggravare la situazione già difficile, ci sono anche le restrizioni e gli allarmi per l'aumento dei contagi. "Lo scorso anno avevamo il problema delle zone a colori, adesso questo sistema sembrava ‘risolto' grazie ai green pass. Ma ora stiamo ricevendo continue disdette da parte della clientela che voleva trascorrere Natale e Capodanno in alberghi o ristoranti e che preferisce restare a casa a causa dell'allarme per i contagi. Noi non possiamo che ribadire come i nostri locali siano luoghi sicuri. Ma è evidente che il danno a cui rischiamo di andare incontro è serio. Ci avevano assicurato che il Super Green Pass era una misura sufficiente per affrontare il Covid. Noi ci siamo organizzati, anche se con difficoltà. Ora però siamo di nuovo di fronte a una tempesta di timori più o meno grandi, con nuove restrizioni, voci su tamponi obbligatori…... Tutto questo danneggia il comparto."

Dinanzi a questa situazione, la "CLAAI Assimprese Lazio Sud" sta valutando concrete iniziative e possibili soluzioni per sostenere le attività associate del settore. Gli operatori economici non possono e non devono essere lasciati soli, guardando ad un futuro che ci auguriamo più sereno.

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