I numeri
12.04.2023 - 20:30
Ci si sposa sempre più tardi, ma a divorziare sono soprattutto le coppie più mature, che dopo anni di convivenza una volta raggiunta l'età dove maggiore è la consapevolezza di sé e di cosa ci si aspetta dall'altro, rinunciano ad armarsi di buona pazienza. E dove la diplomazia non arriva, interviene l'avvocato.
I dati raccolti nel 2022 e relativi alla distribuzione della popolazione ad Aprilia, sembrano confermare per il Comune nord pontino l'elevata tendenza delle coppie a separarsi, ma a non superare i problemi di coppia sono soprattutto gli over 50. Su 2567 coppie divorziate, ben 492 pari al 19,1% corrispondono alla fascia d'età che va dai 50 ai 54 anni, 451 pari al 17,5% nella fascia d'età che va dai 55 ai 59 anni. Sono 900 gli over 60 di età compresa tra i 60 e i 94 anni che hanno scelto la via della separazione, mentre i numeri sono naturalmente ridimensionati nella fascia d'età tra i 25 e i 35 anni (168 tra uomini e donne) dove del resto si registrano anche un minor numero di matrimoni anche per questioni anagrafiche oltre che sociali, mentre nella fascia tra i 40 e i 49 anni le persone divorziate sono 556. Il maggior numero di persone sposate del resto è concentrato dopo i 35 anni.
Già i dati raccolti nel 2019 e relativi alle attività svolte dall'Ufficio Stato Civile del Comune di Aprilia nei primi sei mesi di quell'anno, avevano rivelato una tendenza consolidata negli anni. La maggior parte degli apriliani si sposa solo dopo aver superato la soglia dei 40 anni. Sono rarissimi ormai i matrimonio celebrati per le coppie al di sotto dei 20 anni, pochi quelli celebrati fino ai 35 e sempre più numerose le coppie che scelgono di convolare a nozze oltre i 40 anni. Probabilmente a incidere oltre a fattori sociali e culturali, è anche il raggiungimento di una stabilità economica e occupazionale. Di certo nel tempo è cresciuto il numero di celibi e nubili, che includono persone che scelgono di restare sole ma anche coloro che pur formando una coppia non sentono i bisogno di registrare il proprio sì sui registri comunali: sono 32 mila 796 contro 34 mila 223 sposati.
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