Le regole stanno per cambiare. Dal 1 luglio, con il nuovo codice degli appalti, tutto il mondo legato agli affidamenti verrà completamente rivoluzionato, proprio come avvenuto nel 2016. Ma se allora l'Italia e la provincia di Latina si sono fatte cogliere impreparate, questa volta non sarà così, anche perché questa volta in gioco ci sono le risorse del Pnrr, un'occasione indispensabile per la ripartenza del territorio.

A fare da Ciceroni in questa transizione ci penseranno Ance Latina, la Prefettura e la Camera di Commercio Latina - Frosinone, protagoniste di una partnership da cui partirà la formazione gratuita dedicata a enti, Forze dell'Ordine e professionisti. Ad illustrare l'iniziativa ci hanno pensato i protagonisti dell'intesa, in un evento ospitato dalla Camera di Commercio: il presidente Giovanni Acampora ha infatti accolto il Prefetto Maurizio Falco e il presidente dell'Ance Pierantonio Palluzzi, relatori della conferenza a cui erano presenti il Questore Raffaele Gargiulo, il Comandante provinciale dei Carabinieri Lorenzo D'Aloia e il Comandante provinciale della Guardia di Finanza Giovanni Marchetti.

Un appuntamento che, in primo luogo, ha rappresentato un'ulteriore conferma di come il partenariato tra pubblico e privato sia la ricetta su cui puntare in questo particolare periodo storico, oltre che nel prossimo futuro. Il progetto è stato illustrato nel dettaglio dal presidente dell'Ance, che lancia l'allarme: «Oggi in Italia, con 200 miliardi da spendere, non possiamo permetterci di farci trovare impreparati». Per questo a Latina sono stati predisposti quattro moduli, ossia quattro incontri da quattro ore ciascuno, per formare gratuitamente operatori delle Pubbliche Amministrazioni, delle Forze dell'Ordine e imprenditori. Si tratta di vere e proprie lezioni, che verranno sostenute dalle migliori professionalità italiane, le quali verranno all'Università di Latina per illustrare il nuovo codice, snocciolando tutti i temi più ostici, come per esempio quello del subappalto.

L'appuntamento di ieri è stato di estrema rilevanza per il Prefetto Maurizio Falco: «Riconosco come la burocrazia lenta possa creare seri danni al sistema economico - ha dichiarato il rappresentante del Governo - Con Ance e Camera di Commercio ne parlavamo già nel 2020 ed oggi il tema è ancora più attuale, viste le opportunità e le richieste del Pnrr, che dimostra come i tempi delle amministrazioni siano spesso la causa della perdita di fondi. Ora arriva un nuovo codice degli appalti il cui scopo è semplificare: si tratta di una scommessa che però richiede un'unità di intenti tra pubblico e privato. Su questo la nostra provincia si è fatta trovare pronta, non solo con proclami, ma con i fatti».

Dello stesso avviso il presidente della Camera di Commercio Acampora: «Il Pnrr rappresenta un impegno che richiede grande responsabilità - ha esordito Acampora - Tutti noi facciamo quotidianamente i conti con il peso della burocrazia, che rappresenta un costo importante sulle imprese: la nostra è una burocrazia difensiva, che non aiuta e anzi, troppo spesso danneggia. Per questo, il primo asset su cui lavorare è la semplificazione, poiché la transizione burocratica è alla base delle transizioni economica e digitale».

Insomma, un'azione determinante che, come ricorda il presidente di Ance Latina Palluzzi, rappresenta un nuovo tassello di una vera e propria rivoluzione territoriale, dove il pubblico e il privato stanno portando a casa risultati positivi a favore delle imprese e dei lavoratori. Basti pensare all'esperienza del badge di cantiere, strumento che l'Ance ha proposto a tutte le stazioni appaltanti affinché diventasse prerequisito per le gare pubbliche. E così è stato. Dalla Provincia al Comune di Latina, passando per altre numerose amministrazioni e per enti come Asl, Inail e Inps: in tanti hanno integrato lo strumento, che rappresenta il termometro delle condizioni di lavoro di ogni singolo dipendente (orario, contrattualizzazione, formazione) e impresa. Come si diceva, hanno aderito in tanti, ma non tutti. Da qui il monito di Palluzzi: «Immaginiamo che tutte le imprese del nostro settore, che non può più permettersi di sbagliare, attuassero il badge di cantiere: in questo modo non sarebbe mai più possibile omettere ciò che accade all'interno di un cantiere. Il nostro settore, nel rendere trasparente le proprie attività, dimostra di tenere alla sicurezza dei propri lavoratori e di rispettare gli esseri umani. L'economia non può essere a discapito degli uomini».