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Il Lazio Pride torna nel capoluogo

L'evento principale atteso per l'8 luglio. Il presidente. Rocca revoca il patrocinio al Roma Pride, il Pd all'attacco

Il Lazio Pride torna nel capoluogo

Anche nel 2023 permane una certezza: il Pride fa discutere. Infatti, mentre da una parte fervono i preparativi per l'evento annuale della comunità Lgtbqia+, che nel Lazio vedrà protagonista il capoluogo pontino, dall'altro si accende la polemica in Regione, dove il presidente Francesco Rocca ha revocato ufficialmente il patrocinio al Roma Pride, in programma per il 10 giugno nella Capitale, aprendo la strada alle reazioni contrarie del fronte progressista. Una decisione su cui Rocca potrebbe fare un passo indietro, ma che inevitabilmente tocca anche il Comune di Latina e tutte quelle amministrazioni in cui la forza di governo coincide con quella della Pisana e a cui è stato richiesto recentemente il patrocinio (così come a tutti i Comuni pontini alla Provincia). Il comitato ora attende la risposta che, almeno in teoria, sarà allineata con le decisioni del governatore.


Al netto dei patrocini, la sfilata a Latina si farà l'8 luglio, a sei anni di distanza dall'ultima manifestazione che ha toccato il capoluogo pontino. Lo slogan scelto per questa edizione del Lazio Pride, l'ottava per la precisione, è "Pride Libera Tutt!" e si concentrerà soprattutto nel corteo che attraverserà il centro della città. In attesa del main event, ad un mese esatto di distanza dalla parata, il comitato organizzatore Lazio Pride con il sostegno di Arcigay Latina - Sei Come Sei, ha deciso di proporre una serie di iniziative culturali «per rivendicare i diritti di tutta la comunità Lgbtqia+ e la lotta contro ogni forma di discriminazione», come si legge nella nota ufficiale.

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