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Esercitazioni militari nel Parco, l'interrogazione in Regione

L'interrogazione dei consiglieri Ciarla e La Penna sul paradosso delle esercitazioni ai Pantani d'Inferno

Esercitazioni militari nel Parco, l'interrogazione in Regione

Poligono all'interno del Parco Nazionale del Circeo, l'interrogazione in Regione. Il nocciolo della vicenda non sono le esercitazioni militari o meglio non solo. In primis quello che negli ultimi giorni è stato evidenziato da più soggetti è il paradosso di un poligono all'interno di un'area protetta. Sull'argomento tornano il capogruppo del Pd in Regione Mario Ciarla e il consigliere regionale del Pd Salvatore La Penna con una interrogazione in cui viene in primo luogo evidenziato quello che dovrebbe essere il ruolo della Regione proprio rispetto alcune tematiche. "La Comunità del Parco - si legge a riguardo nelle premesse dell'interrogazione - di cui fa parte il Presidente della Regione Lazio, è organo dell'Ente Parco; nella Comunità del Parco è stata più volte raccolta ed evidenziata, non ultimo in questi giorni, la necessità di valutare una opportuna verifica inerente la compatibilità di un poligono di tiro per esercitazioni militari in un'area facente parte dell'unico Parco nazionale, italiano ed europeo, ad estendersi completamente in pianura e in un ambiente marino che tutela un ricco insieme di biomi caratterizzati da habitat come la duna litoranea, la foresta planiziaria, il promontorio del Circeo, le zone umide, parte delle isole dell'arcipelago ponziano". Quindi nell'interrogazione vengono poi elencate le norme nazionali ed europee che tutelano la zona dei Pantani d'Inferno un'area che rientra anche nelle Zone Umide di Interesse Internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar. Sulla scorta di questo è stato quindi chiesto al presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e all'assessore all'Ambiente Elena Palazzo di conoscere: "le iniziative che s'intende porre in essere, di concerto con la Comunità del Parco per verificare la compatibilità di un poligono di tiro nella riserva naturale Pantani dell'Inferno con l'obiettivo di dismettere le esercitazioni militari in una area candidata a diventare patrimonio dell'Umanità e che rappresenta uno dei siti naturalisti d'interesse comunitario ed internazionale più rilevanti del nostro territorio, anche attraverso specifica richiesta ai competenti Ministri di revoca dell'articolo 3 del Decreto Ministeriale del 12 febbraio 1979, assunto d'Intesa tra ex Ministero Agricoltura e Foreste e Ministero della Difesa per la parte in cui consente l'attività militare nell'area dei Pantani d'Inferno".

La petizione sugli eventi: Negli ultimi giorni si è parlato molto di eventi in spiaggia e di tutela anche in considerazione dei nuovi nidi di Caretta caretta rinvenuti sul litorale. Su Change.org è stata lanciata una petizione dal titolo "No ai grandi eventi su spiagge e siti naturali" promossa da Marevivo, Enpa, LAV, Sea Shepherd Italia e Coordinamento Citange. Molte altre associazioni hanno aderito nonchè privati, in poche ore sono state superate le 64mila firme.

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