Il fatto
30.08.2023 - 09:30
Ancora una volta, all'apice di un'estate caldissima, i residenti di Borgo Bainsizza si sono ritrovati a fare i conti con i disagi provocati da una gestione irregolare dell'azienda avicola di strada del Bufalotto, l'allevamento che ha riaperto da un paio d'anni dopo un sequestro seguito da quattro dinieghi. Proprio com'è era successo in passato, ma anche poco dopo la recente riapertura, quest'ultimo ciclo produttivo è caratterizzato da odori nauseabondi e invasioni di insetti nelle zone limitrofe all'impianto. Un caso che i cittadini non hanno tardato a denunciare pubblicamente e l'amministrazione comunale si appresta ad affrontare nelle sedi opportune, proprio com'era stato fatto in precedenza.
«Da qualche settimana lo stato di vivibilità nella zona del nostro borgo è seriamente compromesso a causa dell'attivitá condotta in maniera impropria da parte di un allevamento avicolo» spiega Giuliano Pagura, presidente dell'associazione Amici del Borgo che raduna appunto un nutrito gruppo di residenti della zona di Bainsizza. Naturalmente le famiglie più colpite sono quelle che vivono in strada del Bufalotto nei pressi dell'allevamento, investite più facilmente dai cattivi odori e dall'invasione di insetti, conseguenze della cattiva gestione della pollina, ossia il prodotto che deriva dalla fermentazione delle deiezioni dei polli. L'origine degli stessi problemi del passato, quando tuttavia questioni di natura strettamente igienico sanitaria, come anche il sovraffollamento degli animali, aveva motivato solo in parte la chiusura forzata dell'impianto, all'epoca viziato anche da irregolarità di natura edilizia.
Il primo passo dell'amministrazione comunale, per compiere una ricognizione dell'attività produttiva agricola di strada del Bufalotto, è la convocazione della Commissione consiliare Trasparenza su questo tema, proprio attraverso l'audizione dell'Associazione Amici del Borgo di Borgo Bainsizza in programma giovedì alle ore 11.
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