Cerca

La vicenda

Multisala, il nodo intricato del parcheggio pubblico

Secondo la ricostruzione del dirigente del Settore Urbanistica una parte degli stalli è vincolata da onere concessorio

Multisala, il nodo intricato del parcheggio pubblico

Si sposta il nodo del parcheggio del cinema «Multisala del mare». E all'esito dell'accesso agli atti del Comune è emerso che una parte dell'area destinata a parcheggio ha una finalità pubblica per un totale di 44 posti auto, più altri esterni per un totale di 70 stalli. E' questa l'ultima puntata di una vicenda che sta trasformando la struttura della multisala in un angolo «dei misteri». Ieri la consigliera comunale Imma Arnone ha reso noto l'esito dell'accesso complessivo agli atti autorizzatori per la costruzione del cinema.

Secondo quanto ricostruito dal dirigente del settore urbanistica, sulla multisala si sono succedute svariate autorizzazioni e concessioni, l'ultima delle quali è datata 2002 e fa riferimento a standard urbanistici specifici dell'area consortile; per tale ragione la concessione a costruire prevede un onere applicato, appunto, al parcheggio, lo stesso chiuso nelle scorse settimane dall'imprenditore Roberto Sorrenti. Quest'ultimo infatti ha preso la decisione di chiudere per motivi di sicurezza, in quanto l'area è di pertinenza del cinema e fa parte del compendio immobiliare acquistato all'asta poco più di un anno fa. Chi ha ragione? Il pasticcio del parcheggio potrebbe scaturire da un errore dell'ufficio esecuzioni del Tribunale che, a questo punto, potrebbe aver messo all'asta e poi venduto una particella che, in base alla concessione del 2002 assentita da Comune e Consorzio Industriale aveva finalità di parcheggio pubblico. Un punto sul quale ancora la consigliera Arnone ha chiesto approfondimento, annunciando che in caso di conferma del vincolo il Comune deve procedere alla riannessione dell'area al patrimonio pubblico.


Il caso del cinema è diventato argomento di dibattito pubblico a settembre scorso, quando è stato depositato in Comune un esposto corredato da 408 firme di cittadini del quartiere che chiedevano verifiche circa un cambio di destinazione d'uso dell'ex alloggio del custode in B&B. Nel corso di un sopralluogo del settore urbanistica e della polizia locale è stato verificato che non vi sono lavori in corso che per l'appartamento esiste una scia che lo destina ad «affittacamere».


«Come avevo ipotizzato nel corso della recente Commissione Trasparenza - dice la consigliera Arnone - quella parte va acquisita come bene demaniale comunale. Se effettivamente c'è stato un errore allora si è avuto il passaggio di un bene pubblico al patrimonio di un privato. E in fondo, nel corso dei lavori della Commissione il dirigente, cui va dato atto di un impegno puntuale su questa storia, ci aveva comunicato che ci sarebbero stati degli approfondimenti. Ora sappiamo che la chiusura del parcheggio sottrae una superfice di circa mille metri quadrati e 44 posti auto per finalità pubblica». Resta invece vigente la scia per l'attività di affittacamere nell'ex alloggio del custode del cinema, su cui è stato chiesto un ulteriore riscontro per capire se sia possibile l'affitto a terzi o se era destinato solo alle finalità del cinema.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione