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L'appello

«Uccidono i nostri figli, restino dentro»

Ergastolo e giustizia: il grido coraggioso di madri che hanno perso i loro cari per mano di assassini senza scrupoli. Tra le otto mamme ci sono anche Maria De Ninno e Barbara Mariottini

«Uccidono i nostri figli, restino dentro»

«Non siamo invisibili, chiediamo pene certe e l'ergastolo per gli assassini». E' il grido di dolore di otto donne che chiedono giustizia, otto madri che hanno perso i figli per mano di assassini senza scrupoli. Tutte insieme hanno contribuito al montaggio di un video contro la violenza diffuso in queste ore dall'Ansa e dai principali canali social. E tra queste donne simbolo di coraggio e resilienza, ci sono anche Maria Isabella De Ninno, mamma di Francesco Maria Pennacchi (ucciso nel 2015) e Barbara Mariottini, madre della giovane Desirèe, morta dopo ore di sofferenze in quel maledetto tugurio di via dei Lucani nel 2018.
«Sono Maria Isabella De Ninno, la madre di Francesco Maria Pennacchi barbaramente ucciso il 27 novembre 2015 a Velletri da Lauren Prifti. Gli ha dato una coltellata al petto, fuori al portone del suo ufficio, senza nessun motivo. Ha trafitto mio figlio con un coltello da 35 centimetri, morto dissanguato e soffocato dal suo stesso sangue, l'assassino di mio figlio è stato condannato con il rito abbreviato, ottenendo un terzo di sconto della pena in primo grado evitando così l'ergastolo. In appello gli hanno dato anche le attenuanti generiche, con la pena di 16 anni e 8 mesi di condanna. Quello che chiedo è che non smetterò mai di chiedere e che per gli assassini ci sia il fine pena mai. Come loro hanno tolto la vita ai nostri figli, loro non devono più uscire dal carcere come i nostri figli non usciranno mai più dal cimitero. Fine pena mai, ergastolo e punto». Giustizia per chi non c'è più è la richiesta anche di mamma Barbara: «Sono Barbara Mariottini, la mamma di Desirèe. Mia figlia è stata drogata, violentata e uccisa a soli 16 anni in uno stabile abbandonato a San Lorenzo, a Roma da quattro immigrati che avevano un decreto di espulsione. Dopo 5 anni ancora non tutti colpevoli sono stati condannati definitivamente. Chiedo che la giustizia italiana sia più veloce e che il reato di omicidio sia punito con l'ergastolo a vita. E che il reato di violenza sessuale venga punito molto più severamente, perché è un omicidio dell'anima, sempre che la vittima sopravviva alla violenza».
Insieme a loro hanno partecipato Alessandra Verni, mamma di Pamela Mastropietro; Fabiola Bacci, mamma di Jennifer Sterlecchini; Isabella Martello, sorella di Anna Carlini; Vera Squatrito, mamma di Giordana Di Stefano; Giovanna Zizzo, mamma di Laura Russo e Imma Rizzo, mamma di Noemi Durini.

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