03.12.2023 - 08:30
Ne hanno provate tante in questi mesi pescatori e diportisti di Rio Martino: a volte aspettando l'alta marea per poter rientrare nel porto canale una volta usciti con le imbarcazioni, a volte incrociando semplicemente le braccia quando la bassa marea persisteva e non lasciava scampo. A volte addirittura trascinando l'imbarcazione a spinta per rientrare al porto. Tanti modi per adattarsi ad una situazione divenuta ingestibile con l'attesa di un fenomeno naturale che ponga rimedio agli errori e all'indolenza di chi ha deciso in passato e di chi deve decidere ora. L'insabbiamento è un fenomeno naturale sempre più diffuso ma che a Latina si manifesta periodicamente in questo sito con il risultato che il canale perde la sua navigabilità. I pescatori e diportisti sono ormai abituati a controllare il livello dell'acqua del canale, per capire se la propria imbarcazione sia in grado di passare. E sempre più spesso fanno fatica a rientrare.
Oggi i fondali continuano ad essere insabbiati e a due mesi dalle promesse dell'assessore Gianluca di Cocco e del sindaco Celentano nell'incontro con i pescatori in aula consiliare, tutto è rimasto fermo e nessun lavoro di livellamento del fondale del porto canale di Rio Martino è stato eseguito. Si era parlato di maltempo come causa del mancato intervento, ma secondo i pescatori i giorni utili per poterlo effettuare ci sono stati. «Questa opera sul canale prevede un livellamento del fondale ripetibile fino a quattro volte che consentirà ai pescatori e ai diportisti di tornare in mare - aveva spiegato l'assessore - senza dover attendere il completamento del porto e delle opere accessorie». Un atto in emergenza lungamente atteso e invocato da chi lavora in quel tratto di costa e soffre da anni dell'impossibilità di far entrare e uscire le imbarcazioni.
Oggi le ultime dichiarazioni ufficiali sul litorale risalgono a due settimane fa quando l'amministrazione ha fornito i dettagli del progetto finanziato dalla Regione e approvato dalla giunta, da realizzarsi entro il 31 dicembre del 2025 e limitato alla fascia A tra Capoportiere e Foce Verde con la realizzazione di opere rigide costituite da pannelli. Un intervento per il contrasto all'erosione costiera importante ma unito al silenzio sulla situazione di Rio Martino.
«Siamo ormai allo stremo e non stiamo lavorando da tempo - spiegano i pescatori - ci sentiamo presi in giro, sono state fatte delle promesse che non sono state mantenute in aula consiliare. Pensiamo che questa amministrazione sia peggio della precedente, a questo punto. Almeno con la gestione passata i dragaggi sono stati fatti. Qui il nulla, non ci rispondono neanche più. La nostra disperazione è già stata dimenticata ed è passata in secondo piano».
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