Il caso
19.01.2024 - 12:30
Due fronti aperti, la realizzazione di una tensostruttura e il lavori al palazzetto chiuso per inagibilità e un terzo che contempla la riapertura della piscina esterna del Palazzetto e la realizzazione del centro sportivo outdoor. Tutte opere parallele al centro di un programma congiunto per ridare risposte allo sport cittadino ormai tagliato fuori dagli impianti della città. Su queste direttrici si sta muovendo l'amministrazione che ha illustrato lo stato dell'arte ieri in commissione sport, convocata da Claudio Di Matteo con la dirigente Micol Ayuso, l'ingegnere Giorgio Onori che ha seguito i lavori precedenti al Palabianchini e l'architetto Fabio Scalzi che ha messo a disposizione dei commissari la relazione tecnica e illustrativa per i lavori di ripristino strutturale e funzionale della zona spogliatoi e dei locali annessi dell'impianto di via dei Mille chiuso da fine novembre per problemi di staticità.
«Come noto, la struttura è datata: risale al 1975 - ha spiegato l'assessore allo sport Andrea Chiarato - per questo motivo, quando erano in corso le verifiche relative all'adeguamento impiantistico normativo, è stato richiesto al Comune di presentare un certificato di idoneità statica. Le criticità rilevate hanno costretto l'amministrazione a interrompere l'utilizzo della struttura e della piscina per tutelare l'incolumità degli utilizzatori. In particolare, 53 pilastri sono risultati fortemente ammalorati a causa di un effetto che possiamo definire corrosivo. È nostra intenzione mettere in sicurezza il Palabianchini, sul quale insistono anche finanziamenti del Pnrr da rendicontare entro il 2026 per non dover pagare di tasca nostra il costo dei lavori. Allo stesso tempo, stiamo lavorando perché ci sia un secondo luogo destinato all'utilizzo degli sportivi. Entrambe le strade sono valide e ci stiamo attivando per percorrerle».
In commissione il focus dell'attenzione si è concentrato sui lavori del Palabianchini e su come verrà messo in sicurezza. I tecnici hanno spiegato che il lavoro si integra con quello già in corso riguardante la piscina interna e esterna. Il criterio di riparazione consiste nell'ingabbiare i 53 pilastri ammalorati con strutture in acciaio e nel far colare all'interno un cemento particolare per ridare alla struttura una vita adeguata, contemporaneamente, verranno eseguiti anche interventi di miglioramento sismico. Si prevede di risanare la struttura senza demolirla con una struttura che raddoppia la portanza del pilastro. «Il costo dei lavori stimato nella relazione, da realizzare in un anno, è di circa un milione di euro - ha detto Scalzi - 800 mila euro e altri 300mila euro per rendere la struttura anti ismica. Cosa ci aspettiamo da questa struttura? Che ritorni ad essere tendenzialmente nuova, con questo intervento e con gli interventi che stiamo facendo con i fondi Pnrr sulla piscina. Nel giro di un anno potremo avere struttura adeguata, qualificata e in ordine». Interventi che consistono nell'abbassamento di due metri e 20 della piscina, nell'innalzamento del fondo, in una copertura più sostenibile e in una sistemazione omogenea delle scelte architettoniche. A livello di tempistica il Comune punterà a effettuare il risanamento del piano mentre ricostruisce integralmente il solaio con i fondi Pnrr. Difficile capire, se lo sono chiesto i commissari e in particolare Bellini, come mai la situazione dei pilastri corrosi non venne fuori neanche tra 2000 e 2004 quando furono investiti 1,5 milioni per la palestra. Era stato segnalato il problema della struttura e si poteva approfittare di un finanziamento per le aree tecniche. Ma nulla fu fatto. L'ingegner Onori con il dirigente Ayuso ha invece ripercorso l'iter dei lavori fatti dal 2018 con la definitiva separazione delle utenze, l'adeguamento normativo degli impianti di illuminazione e emergenza, la messa a norma anti incendio, la sostituzione delle sedioline con sedute singole nella tribuna mobile, l'installazione di un impianto fotovoltaico che fornisce una parte di energia e del solaio termico con 25 pannelli. «Abbiamo speso circa 950mila euro per una decina di interventi tutti completati nel corso di cinque anni - ha detto Onori - ora abbiamo la palestra del palazzetto totalmente indipendente dalla piscina». Altro step è che procederanno più spediti anche i lavori Pnrr sulla copertura della piscina scoperta che potrebbe consentire la ripresa delle attività natatorie: doveva essere pronta già per ottobre e novembre, ma i lavori si sono dilungati. Quando sarà terminata la Open, avrà un ingresso a parte - hanno assicurato i tecnici - e non andrà in contrasto con i lavori del Palazzetto.
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