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Ambiente

Ora la discarica è più vicina: «Il progetto coerente con il piano regionale»

Ieri la prima conferenza dei servizi sulla proposta della società Frales per un impianto a Sant'Apollonia, arrivino i primi sì

Ora la discarica è più vicina: «Il progetto coerente con il piano regionale»

Parte la discussione nella conferenza dei servizi sul progetto per la realizzazione di una discarica in zona Sant'Apollonia. Nella giornata di ieri si è svolta la prima seduta del procedimento che dovrà valutare la proposta della società Frales, un confronto che ha visto la presenza (in via telematica) di tutti gli enti chiamati ad esprimersi sulla proposta di un deposito di rifiuti nella periferia di Aprilia. E l'impressione è che stavolta la discarica sia più vicina, almeno questo è che ciò che emerge analizzando l'andamento della prima seduta, in particolare dagli interventi di alcuni degli organismi coinvolti.

L'Area Rifiuti della Regione Lazio rispetto al fabbisogno impiantistico regionale previsto dal Piano ha infatti espresso: «parere favorevole, limitatamente alla coerenza del progetto con le previsioni del Piano Regionale di gestione dei rifiuti». E sempre l'Area Rifiuti nel suo intervento ha sottolineato la cronica carenza e livello di impiantistica in provincia e nella Regione Lazio. «Per quanto riguarda le volumetrie di discarica negli Ato del Lazio, la situazione è la seguente: non ci sono impianti di discarica attivi nell'Ato Latina e gli scarti di trattamento dell'Ato Latina vengono conferiti fuori Ato e fuori Regione; allo stato attuale - continua l'Area Rifiuti - l'unica discarica in esercizio nel Lazio per la chiusura del ciclo dei rifiuti urbani è la discarica Ecologia Viterbo in località Le Fornaci, sita nell'Ato Viterbo, il cui esaurimento è previsto a luglio 2024, ed è attualmente ancora in procedura di Paur il nuovo bacino VT4 per una volumetria autorizzabile come da progetto dell'invaso rimodulato di circa 550.000 mc».

Il parere definitivo verrà espresso nella seconda seduta tuttavia l'indicazione appare chiara, così come un altro segnale in questa direzione è arrivato dalla Provincia di Latina che - pur senza esprimere un parere - ha sottolineato la "completezza" della documentazione presentata dalla società. A opporsi in maniera chiara è stato invece il Comune di Aprilia, presente all'incontro con gli assessori Vittorio Marchitti e Roberto Boi, i dirigenti del settore Paolo Terribili e Roberto Paccosi, il Responsabile del Procedimento Gabriele Rezzini; per l'occasione inoltre l'amministrazione comunale ha aperto l'aula consiliare permettendo a consiglieri e associazioni di seguire la seduta. Il "no" del Comune è motivato da tre fattori: il carico ambientale concentrato su un unico Comune superiore al fabbisogno dell'intero territorio provinciale, l'eccessiva vicinanza dell'impianto ai nuclei abitati e l'estrema vicinanza con un sito inquinato per il quale a breve partirà la bonifica con i fondi del Pnrr. «Aprilia per quanto riguarda le frazioni di secco residuo e organico vede già transitare 600 mila tonnellate di rifiuti l'anno, un quantitativo superiore a quanto prodotto dall'intero Ato di Latina. Inoltre la vicinanza dell'area dove è ubicato il progetto e i nuclei abitati, rappresenta un elemento che contrasta con le disposizioni del piano regionale dei rifiuti. Questi fattori escludenti - afferma il Comune di Aprilia - produssero la bocciatura degli altri due progetti di discarica sul territorio di Aprilia e che furono riconosciuti proprio dalla Regione Lazio nelle determinazioni di diniego del 2017 e 2022 e restano validi anche in questo caso. Durante i lavori è stato chiarito ancora una volta l'importanza di considerare l'elevato carico ambientale subìto dal territorio di Aprilia, l'estrema vicinanza dei nuclei abitativi con l'area individuata per realizzare l'invaso e il paradosso derivante dal procedere a bonificare la ex discarica di Santa Apollonia con i fondi pubblici del Pnrr per poi veder realizzare a poca distanza una nuova discarica. Importante il parere dell'Arpa, che ha chiesto chiarimento sull'eventuale contaminazione del sito individuato, chiedendo nuovi monitoraggi dell'area. Infine è stato sottolineato l'importanza dell'avvio dell'iter per il vincolo nel perimetro della campagna romana, finalmente introdotto dalla nostra amministrazione dopo molti anni di attesa. Sono fattori importanti di cui la Regione deve tenere conto e che saranno ribaditi anche nelle prossime sedute per far valere le giuste ragioni riportate all'interno delle osservazioni».

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