L'omaggio
04.02.2024 - 18:40
L'Istituto Comprensivo che gli è stato dedicato tributa un doveroso ricordo a Don Andrea Santoro nella ricorrenza dei 18 anni dalla sua uccisione. Domani, 5 febbraio 2024, a 18 anni esatti dalla sua uccisione, presso l'aula magna della scuola media dell'IC Don Andrea Santoro, nel plesso Fratelli Cervi, si terrà il convegno "Don Andrea Santoro: un uomo di pace" cui prenderanno parte la Dirigente Scolastica Daniela Franzino, il Sindaco Anna Maria Bilancia e lo storico Antonio Polselli. Del resto, come testimonia l'esistenza di una scuola a lui dedicata, Don Santoro non è stato un sacerdote qualunque in quanto la sua storia parla di un martire moderno del Cristianesimo. Don Adrea Santoro, originario di Priverno, venne ucciso il 5 febbraio 2006 nella chiesa di S. Maria a Trabzon in Turchia mentre pregava con la bibbia in lingua turca tra le mani, trapassato dai proiettili che lo hanno colpito ai polmoni, sparati da un terrorista. Era nato a Priverno il 7 settembre 1945 e venne registrato all'anagrafe dai genitori con il nome di Andrea Silvio. E' vissuto e cresciuto a Priverno fino al 16 gennaio 1956, frequentando nel suo paese natale le scuole elementari, giocando con gli altri bambini del vicinato per strada, iniziando le scuole medie . Nell'anno contrassegnato da una delle nevicate più imponenti che si ricordano nel centro Italia e a Roma in particolare, si trasferisce con la sua famiglia nella Capitale. Nel 1958 entra nel Seminario minore di Roma, dove frequenta la 3° media e gli studi di liceo. Completati gli studi di teologia presso l'Università Pontificia Lateranense, viene ordinato sacerdote il 18 ottobre del 1970. Svolge la sua attività pastorale di viceparroco nelle parrocchie di S.S. Marcellino e Pietro (1970-1971) e della Trasfigurazione (1972-1980) a Roma. Nel 1980 chiede di trascorrere 6 mesi in Medio Oriente prima di iniziare la sua attività di parroco, a cui era stato destinato, nella periferia di Roma, nuovo quartiere Verderocca, per "costruire" la Chiesa (comunità di "pietre vive e di mattoni" come la definisce lui stesso). Don Andrea intitola la parrocchia "Gesù di Nazareth" e la guida, come parroco, dal 1981 al 1993. Trascorre ancora alcuni mesi nel Medio Oriente prima di assumere l'incarico di parroco (1994) nella parrocchia dei Santi Fabiano e Venanzio. Ma la sua missione è in Medio Oriente, lì dove cristianesimo e islam vivono a braccetto, con picchi di odio ma anche di collaborazione e dialogo da millenni. Così, l'11 Settembre del 2000, parte per la Turchia dove si compie il suo destino.
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