Il caso
05.02.2024 - 14:00
Lo hanno assolto perché il fatto non sussiste. Ma era dovuto comparire in Tribunale l'altra mattina, difeso dall'avvocato Ernesto Renzi, per rispondere dell'accusa di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Lui, 85 anni, un arto amputato e quindi costretto sulla sedia a rotelle, era stato denunciato da alcuni carabinieri che erano intervenuti nei pressi della sua abitazione per effettuare il fermo del figlio, trovato in strada con qualche grammo di sostanza stupefacente. Secondo quanto ricostruito in aula, l'anziano disabile, ha udito il trambusto dalla finestra. Si è affacciato e ha visto il figlio alle prese con due soggetti che lo strattonavano e tentavano di fermarne la reazione. Erano due soggetti non in divisa, e l'auto su cui cercavano di caricare il ragazzo, non aveva luci o colori delle forze dell'ordine. Pensando quindi che il figlio fosse in difficoltà e nonostante le sue condizioni, è sceso in strada e si è avvicinato ad uno dei due sconosciuti tirandolo per la cintura e la maglia che si è strappata. La difesa ha sottolineato che non sapendo che i due soggetti erano rappresentanti delle forze dell'ordine, non poteva sapere nemmeno che a pochi centimetri dalle sue mani su quella cintura, vi fosse anche l'arma di ordinanza. Il militare ha quindi temuto che fosse il tentativo di prendergli la pistola e ha reagito immobilizzando anche l'anziano. Alla fine di fronte alla richiesta della Procura che ha proposto una pena ad un anno e 6 mesi, il giudice Nicolucci ha deciso che il fatto non sussiste e ha assolto con formula piena il disabile.
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