Il fatto
08.02.2024 - 14:00
Il colpo di teatro come lo definisce il Presidente dell'Ordine degli Avvocati Gianni Lauretti, arriva alle 12,20 quando il Giudice di pace in servizio a Terracina, Pietro Tudino, manifesta la disponibilità per l'ufficio di via Vespucci di Latina. La soluzione è in diretta. Un'ora prima erano stati illustrati alcuni numeri (impietosi) sulla carenza di magistrati in via Vespucci, sul carico dei fascicoli e sul personale amministrativo anche questo poco: le previsioni erano nerissime.
Si apre uno spiraglio. E' ossigeno di questi tempi. L'emergenza resta ma aver parlato insieme attorno ad un tavolo e pubblicamente, tra avvocati, magistrati, forze sociali (dai sindacati alle associazioni di categoria, ai politici, alle amministrazioni comunali (da Latina a Sabaudia a San Felice Circeo a Pontinia, a Terracina e Fondi), ha portato ad un risultato.
All'Ufficio del Giudice di pace la situazione resta drammatica. Mancano i giudici, non c'è personale. La soluzione «a tempo» con l'impiego di Tudino disponibile a fare da traghettatore a Latina servirà per uscire dall'impasse. L'incontro di ieri mattina è stato organizzato dall'Ordine degli Avvocati di Latina per far conoscere quanto e come si lavora negli uffici di Latina, di Fondi, di Terracina che rischia la soppressione. Il problema che si trascina da tempo è la carenza di magistrati e personale. E' un effetto a catena con conseguenze devastanti. Ad aprire i lavori è stato il Presidente dell'Ordine degli Avvocati Gianni Lauretti: «Non possiamo rimanere fermi - ha detto - andiamo incontro alla paralisi dei giudici a Latina dove su una pianta organica di 15 magistrati sono 3 quelli in servizio. La situazione è impietosa, a marzo uno dei tre giudici si ferma, restano due giudici. C'è il problema grande di Terracina e perdere un presidio giudiziario sarebbe un danno per tutti». E' il discorso della coperta che se si tira da una parte si scopre poi dall'altra. «Ci sono scoperture rilevantissime che abbiamo segnalato più volte - ha detto il presidente del Tribunale Caterina Chiaravalloti - la questione di Terracina non consente di assumere decisioni. Il Comune può sopperire alla mancanza di un funzionario che andrà in pensione. Siamo disponibili a valutare ogni proposta. Il problema del Giudice di pace riguarda tutta Italia»
All'incontro erano presenti i due presidenti della sezione civile Pierluigi De Cinti e Antonio Masone. «Occorre che qualcuno ci venga incontro e capisca che questa è la tempesta perfetta», ha detto Masone che ha spiegato come ha fatto il presidente Chiaravalloti, le difficoltà della giustizia pontina e il grande sforzo per cercare di limitare al minimo i disagi.
Non ci sarà un blocco totale della macchina giudiziaria per il caso del Giudice di pace, ma ci sarà un rallentamento ha sottolineato il presidente del Tribunale Caterina Chiaravalloti. «La bacchetta magica non c'è».
Per risolvere il nodo di Latina da parte del magistrato Pietro Tudino c'è la disponibilità per l'ufficio di Latina.
Per Terracina c'è la volontà di trovare una soluzione tra l'amministrazione comunale di Terracina e San Felice Circeo anche ad esempio sul costo che sarà diviso in misura proporzionale per quanto riguarda gli abitanti e sopperire alla carenza di organico. Così come per il nodo di Fondi. Alla fine un punto di partenza comune c'è. Ed è tanto.
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