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Comune ‘aziendalista', la Cgil: si spieghi il ruolo dell'Assirep

Lettera del sindacato al sindaco: il metodo del ‘Project Management' rischia d'indebolire l'autonomia e l'indipendenza dei Dirigenti

Comune ‘aziendalista', la Cgil: si spieghi il ruolo dell'Assirep

Il Comune di Latina, tra i primi d'Italia, si appresta ad introdurre all'interno dei propri uffici una organizzazione 'a matrice' innovativa e manageriale in tema di gestione dei progetti. La novità, che presuppone un cambio di mentalità all'interno degli uffici comunali, attraverso l'introduzione di tecniche organizzative appannaggio del privato, è stata illustrata in una recente commissione pianificazione dal direttore generale Agostino Marcheselli e spiegata attraverso l'audizione dell'Associazione privata ASSIREP, Associazione Italiana Ruoli e Professioni di Project Management.

A voler vedere più chiaramente nelle intenzioni di questo metodo e della collaborazione con Assirep c'è la Federazione lavoratori fuzione pubblica Cgil per voce del segretario generale Vittorio Simeone. La Fp Cgil ha letto dalla stampa e seguito dalla commissione ed esprime alcuni dubbi in una lettera aperta al sindaco Matilde Celentano: «Abbiamo appreso, ascoltato la registrazione della Commissione Consiliare Pianificazione del 7/2/2024 durante la quale il Presidente dell'Associazione privata ASSIREP è venuto ad illustrare il verbo aziendalistico ai Consiglieri comunali. Confessiamo che abbiamo avuto la sensazione di assistere alla lectio magistralis di un professore il quale, a scanso di equivoci, ha tenuto ad assicurare che, pur essendo un privato, non aveva alcun interesse economico da far valere nei riguardi del Comune di Latina. Il Presidente dell'ASSIREP ha tenuto a comunicare la sua disinteressata disponibilità ad introdurre negli uffici comunali un cambiamento cultrurale e la sua disponibilità a supportare la Dirigenza e le strutture che oggi gestiscono le gare di appalto comunali (c.d. R.U.P.).».

Da qui scaturiscono le domande della Cgil: «In base a quale criterio l'Amministrazione si è rivolta ad Assirep e non ad altra Associazione privata? Quale sarebbe il rapporto giuridico in base al quale Assirep potrebbe essere autorizzata a calcare il pavimento degli uffici comunali? Che tipo di rapporto s'instaurerebbe tra Assirep e Dirigenza del Comune di Latina? Ci sembra di aver capito che codesta Amministrazione vorrebbe istituire un Project Management Office e di supporto/controllo su tutti i Rup. Ebbene a noi sembra che tale progetto, pregevole anzi essenziale in una azienda privata, trovi qualche difficoltà ad essere normativamente calato nella P.A. Vorremmo comprendere che tipo di rapporto funzionale si verrebbe ad instaurare, tra i portatori del nuovo verbo aziendalista della Assirep e la Dirigenza del Comune di Latina. Fuor di metafora vediamo seri rischi di limitare l'autonomia di dei Dirigenti del Comune che, per legge, sono gli unici titolati a gestire tecnicamente la macchina amministrativa. Nel 1993 fu affermato con chiarezza la separazione tra indirizzo politico e gestione amministrativa: la creazione di una Struttura centralizzata, affidata ad una Associazione privata di Project management, a nostro parere, espone la Dirigenza ad un pericolo di commissariamento ad opera di soggetti esterni. Come Funzione Pubblica CGIL non possiamo che stigmatizzare ogni eventuale e futuro tentativo d'indebolire l'autonomia e l'indipendenza dei Dirigenti. Altra cosa sarebbe ricorrere a soggetti esterni, di provata competenza, previo esperimento di gara pubblica». La Cgl si dice disponibile al confronto per individuare soluzioni organizzative trasparenti, come il Piano triennale della Formazione, «attualmente striminzito a pochi temi e scarsamente finanziato». e per discutere sull'aggiornamento dell'attuale macrostruttura del Comune di Latina, «recentemente rivista, nella quale, stranamente - scrivono - non vi è traccia alcuna di Project management Office. La macrostruttura va, però riempita, attraverso lo strumento del Piano triennale del Fabbisogno assunzionale, ove non vi è traccia alcuna di assunzioni assimilabili a Project Manager». Infine la stoccata finale: «La creazione di strutture centralizzate di monitoraggio delle varie gare di appalto - scrive Simeone - potrebbe costituire un valido strumento organizzativo, ma i Dirigenti e funzionari che dovranno riempire tale struttura vanno individuati attraverso trasparenti procedure di mobilità interna e, se del caso, concorsuali e non attraverso collaborazioni indefinite con soggetti privati scelti senza a chiamata diretta».

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