L'intervento
13.02.2024 - 16:45
In attesa di portarla negli uffici preposti in seguito alla richiesta della documentazione relativa, l'invettiva di "Sonnino, una Casa nel Comune" riparte da una nota sui social e riguarda le mense scolastiche. Nella nota Alice Lazzarini, Dario Iacovacci, Gianna Tramentozzi e Carla Mancini sostengono: «Fin quando non abbiamo sollevato la questione nelle scorse ore, sul sito del Comune non veniva pubblicato il piano alimentare che guida il menù che viene realizzato e somministrato nelle mense delle scuole di Sonnino. Ancora una volta qualcosa non torna, ancora una volta manca qualcosa, ancora una volta il comune di Sonnino pecca in trasparenza. Le nostre scuole dell'infanzia hanno cuoche che fanno invidia a tutta la provincia di Latina, cucinando con amore come se lo stessero facendo per i loro nipoti o per i loro figli. Il nostro "Comune", invece, non sembrerebbe così limpido e chiaro con le famiglie dei bambini che usufruiscono del servizio mensa. I genitori vengono avvisati quotidianamente su cosa mangiano i bambini. Ristorante a cinque stelle sì, ma solo grazie a chi prepara i pasti. Il piano alimentare fino ad oggi non era visibile sul sito del comune e tanto meno sul sito della Sociosanitaria, da questa sera come per magia possiamo visionarlo. In Commissione Trasparenza viene continuamente affermato che il piano alimentare c'è, esiste, ma non è obbligatorio renderlo pubblico, infatti era pressappoco invisibile. Il piano alimentare dovrebbe essere stagionale, estivo ed invernale, redatto da personale competente e qualificato in materia e approvato dalla Asl territorialmente competente. Tutto ciò, purtroppo, non avviene. Crediamo che è il momento di porre attenzione su un argomento così importante e delicato. La nostra amministrazione parla tanto di prodotti a km 0 ma fondamentalmente soltanto le verdure forse vengono fornite a km 0».
Elencate le mancanze, i quattro consiglieri di minoranza quindi fanno il punto: «Non abbiamo un piano alimentare; non sappiamo da chi è stato redatto; non abbiamo l'approvazione della Asl; a quanto pare sono ancora in fase di verifica per l'approvazione. Restiamo sbalorditi, basiti, sconcertati, sbigottiti, scioccati alle parole di un assessore quando dichiara che il piano alimentare viene redatto dall'amministratore unico della società con l'aiuto delle cuoche».
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